Beckett secondo Glauco Mauri

Da Krapp a Senza parole è lo spettacolo teatrale messo in scena all’Eliseo di Roma fino al 21 aprile per la regia di Glauco Mauri. I due testi, originariamente scritti da Samuel Beckett, sono un ottimo esempio di ciò che si intende per teatro dell’assurdo. Atto senza parole è una breve piece nella quale la narrazione è affidata esclusivamente alle movenze del corpo, come a voler ricordare gli spettacoli dei mimi. L’ultimo nastro di Krapp, invece, sono le registrazioni di un uomo riascoltate trent’anni dopo essere state fermate su nastro. Krapp risentendo la sua voce giovane capisce di non aver mai veramente vissuto. Nell’interpretazione di Glauco Mauri la registrazione che viene riprodotta è una vecchia bobina dove l’attore ancora giovane recitava proprio questo spettacolo.