L’infinito del non finito

Con Non finito, infinito, titolo dell’esposizione nelle antiche aule delle terme di Diocleziano, si apre un dialogo artistico tra lo scultore Paolo Delle Monache e il regista Benoit Felici. Una riflessione sulla frammentarietà dei luoghi e sull’incompiuto della città, inserita nella suggestiva cornice dioclezianea. Il progetto, curato dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, contrappone i tanti frammenti bronzei di Delle Monache, ciascuno intriso di ricordi personali, alle sospese immagini di Felici, dove tutto è non finito, e il paesaggio si popola di voci spezzate.

Il film Unfinished Italy, infatti, descrive il paesaggio noto a tutti gli italiani devastato da architetture incompiute, da dighe senz’acqua e da rovine nate dalle rovine. La voce narrante del film è spesso quella di un pastore profetico che evoca sia antiche leggende che il desiderio di rompere, in un ipotetico domani, l’incantesimo che ha reso quei luoghi in-compiuti e in-vissuti, mai nati e mai morti, appesi nel limbo dell’edilizia abortita. Parallelamente, risponde alle immagini in movimento una piccola figura umana inserita all’interno di un paesaggio urbano dalla forma di colonna o di semisfera. Ancora Delle Monache presenta forme evocative che restituiscono ricordi come fuoriusciti a singhiozzo dall’eco lontano dell’interno di una conchiglia.

fino al 30 giugno; terme di Diocleziano, via Enrico De Nicola 79; info: archeoroma.beniculturali

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