Spalle al pubblico

Ma in fondo quanto conta il pubblico in uno spettacolo teatrale? E soprattutto, può un attore, la cui immagine è di per sé stessa costruita e decostruita dall’ondivago compiacimento della propria platea, continuare a coltivare uno status di teatrante allontanandosi dal rumore dei battiti di mano e dei penetranti fischi di acclamazione o disappunto?

A cimentarsi in questa fuga è il protagonista di Spalle al pubblico, creazione teatrale di Elsa Agalbato e Fabio Sargentini. Fabio Biscione interpreta colui il quale, dopo anni di successi di scena, si trova d’un tratto nauseato dalla platea, sempre più inattendibile e maleducata, da qualche tempo persino avezza a tradire il teatro con la televisione. Come unica via di salvezza da tanto disincanto, una conclamata uscita di scena, che lo vedrà per contro impegnato, più di prima, in un rigorosissimo programma di studio e crescita personale. Il protagonista si ritirerà, infatti, in un teatro in miniatura, dove, oltre a sipario, quinte, camerino, luci e costumi, non poteva mancare il pubblico, questa volta però domato e ammaestrato, fatto di teste dipinte e suoni fuori campo registrati.

Una giovane attrice asseconda e condivide complicemente il bizzarro progetto di auto-sufficienza scenica, così i due dedicano giorno e notte a interpretazioni deliranti che, beffardamente, convergono sui temi, ormai quasi auto-biografici, di una comune pazzia. Ebbene, uno spettatore dal volto coperto, ma dalla voce nota, rompe l’illusione e corrompe le acquisite certezze di Biscione, sino al persuaderlo al ritorno in scena dinanzi ad un pubblico vero e palpitante. Ed ecco che lo spazio scenico, e il racconto sempre più plautinamente metateatrale, si rovesciano bruscamente convergendo verso gli avventori della galleria l’Attico di Fabio Sargentini invitati a partecipare allo spettacolo Spalle al pubblico. Riflettori accecanti puntati sull’autentico battito di mani di chi, seppur inizialmente ignorato, è, e resta, l’anima nascosta di ogni palcoscenico.

Fino al 7 aprile, L’attico, via del Paradiso 41, Roma; info: www.fabiosargentini.it

Articoli correlati