Angelo Bronzino esposto al museo Pushkin, la Russia elogia l’arte italiana

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Con lo sbarco stasera al museo Pushkin di Mosca del quadro Andrea Doria in veste di Nettuno, uno dei capolavori di Agnolo Bronzino, tra i migliori ritrattisti del Rinascimento fiorentino, riparte il ciclo di esposizioni di opere uniche di grandi mastri dell’arte italiana, una delle iniziative dell’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia più apprezzate dal pubblico e dalla stampa locali. «Dopo aver portato a Mosca opere di Raffaello, Bernini, Botticelli, Lorenzo Lotto, Bellini e Caravaggio, e a San Pietrobrugo La Tempesta di Giorgione, ora viene esposta un’ opera di Agnolo Bronzino, un autore ancora poco conosciuto in Russia», ha sottolineato l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi, ricordando che il Pushkin conserva un solo quadro del maestro fiorentino mentre l’Ermitage ne conta quattro. La tela, dipinta tra il 1532 (secondo Vasari) e il 1545-1546 (secondo la critica contemporanea), proviene dalla pinacoteca milanese di Brera, rappresentata oggi dalla direttrice Sandrina Bandera. Si tratta di un ritratto allegorico, dove l’allora padrone indiscusso del Mediterraneo diventa il dio dei mari: una rarità, visto che l’unico altro ritratto allegorico nell’opera del Bronzino è quello del Gran Duca Cosimo de’ Medici, storico committente dell’artista, in veste di Orfeo, oggi conservato a Philadelphia. Il capolavoro resterà al Pushkin sino al 22 aprile, dopo una settimana di esposizione in anteprima all’ambasciata italiana.