Un paio di voti, niente di più sono stati lo scarto che ha sancito la vittoria di Alessandro Piperno con gli Inseparabili e la sconfitta di Emanuele Trevi con Qualcosa di scritto. Lo stesso Trevi, in giuria, fra i 500 amici della domenica dal 1994 quest’anno dice no. Lo scrittore se ne chiama fuori e accusa il sistema corrotto con il quale si decidono i 50 finalisti e da questi il vincitore. Alla Repubblica di oggi risponde «Non mi piace un premio in cui il candidato è stato stabilito dalle case editrici, che scelgono da sole i lorocavalli di battaglia, e in cui molti giurati sono stipendiati dagli stessi editori che poi chiedono il voto». E alla domanda se tutto questo sembra ridicolo dato che lo scorso anno lo scrittore ha partecipato al premio risponde:«No, queste cose io le ho sempre dette».