La grande magia di Eduardo torna a rivivere sul palcoscenico, dal quale era assente dal 1985 ovvero dall’ultima edizione, la seconda dopo quella originaria, firmata Giorgio Strehler per il Piccolo di Milano. La ripresa della commedia si deve al figlio dell’autore Luca De Filippo, che la propone ora al teatro Quirino di Roma, nel duplice ruolo di regista e di interprete principale, accanto a Carolina Rosi, Massimo De Matteo e a una vasta compagnia che conta una ventina di elementi, che si muovono nelle scene e con i costumi disegnati da Raimonda Gaetani. La magia cui fa riferimento il titolo è quella con la quale l’illusionista fa credere a un marito geloso di far scomparire la moglie in un sarcofago egizio per rinchiuderla in una scatola. In realtà, la consorte approfitta dello spettacolo per fuggire con l’amante, mentre all’uomo si farà credere che potrà farla riapparire semplicemente aprendo la scatola ma a patto che lo faccia con assoluta fede e fiducia, altrimenti la perderà per sempre. Condizione che lo porterà a trascorrere anni vicino alla moglie in scatola pur di non affrontare la prova della verità. «Eduardo lascia spazio alla introspezione e all’amara disillusione sulla possibilità di assistere a un reale cambiamento – sottolinea Luca De Filippo nelle note di regia – se la speranza di un’inversione di tendenza viene meno, all’individuo non resta che cullarsi nell’illusione che tutto vada bene: una scelta valida e utile a sopravvivere ma perdente, nel privato come nel pubblico».