“Bea & Bart”. Può sembrare un nome da action muvie degli anni 80 o da long drink degli anni 70. In realtà è il duo più efficace e produttivo dell’arte contemporanea di casa nostra. Parliamo di Beatrice Bulgari e Bartolomeo Pietromarchi, la grande mecenate romana e l’effervescente direttore del Macro e curatore del Padiglione Italia della prossima Biennale di Venezia, che da qualche tempo hanno dato vita ad una collaborazione molto intensa dalla quale sono nate una serie di inziative concrete. L’ultima, pregevolissima, è stata presentata a Roma, nel fantastico “Garage Bulgari”, davanti ad un selezionato numero di ospiti diviso in due categorie: gli addetti ai lavori e i potenziali investitori. Il perchè di questa selezione tra gli invitati è presto detto: la coppia di fatto “Bea & Bart” ha lanciato un progetto di “Crowdfunding” , cioè una raccolta fondi, in favore del Padiglione Italia. Quindi servivano sia l”art system” che i potenziali sostenitori. L’idea a noi piace molto. Non a caso una settimana prima noi stessi avevamo lanciato il progetto “Art-I-Care” che, in puro stile internettiano e appunto da crowdfunding, è finalizzato a sostenere i giovani e il nostro Talent Prize. A maggior ragione siamo felici che “Bea & Bart” abbiamo pensato allo stesso modello per sostenere un evento di grande importanza quale il Padiglione Italia. Chiedere un contributo ai privati e farlo anche in questa forma pubblica riteniamo infatti sia un modo efficace per lavorare con maggiori risorse e, soprattutto, per rendere il Padiglione Italia del tutto autonomo ed indipendente. Insomma una sfida alta e positiva lanciata da Pietromarchi che Beatrice Bulgari, con entusiasmo e concretezza ormai consueti, ha subito sostenuto. Già durante la serata al “Garage” è stato annunciato che le prime donazioni da 10mila euro sono state sottoscritte dagli stessi Beatrice e Nicola Bulgari, da Jacaranda Falck Caracciolo, da Maite Bulgari, da Camilla Nesbitt e Pietro Valsecchi e da altri ancora. Insomma il meccanismo è partito e anche le prime donazioni sono arrivate. Anche noi, con la nostra casa editrice, faremo la nostra parte perchè crediamo che sia importante dare il buon esempio e, soprattutto, perchè sappiamo che di questi tempi il ruolo dei privati e dei singoli cittadini è decisivo per il futuro dell’intero sistema dell’arte. Dunque facciamoci sotto…