Maxxi, Boetti a Roma

Roma

Inaugurata la mostra di Alighiero Boetti al Maxxi, a cura di Luigia Lonardelli, con annessa consacrazione della piazza del museo capitolino al talentuoso artista torinese (decisione presa a furor di popolo, dopo il relativo sondaggio lanciato all’epoca dell’Exibart di Massimiliano Tonelli). Una storia già scritta. Forse per questo motivo l’evento è sembrato sotto tono. Non la calca dei tempi migliori, ma una cinquantina di giornalisti accorsi più per dovere che per la solennità della giornata. Giornata che, sulla carta, aveva tutte le carte in regola per essere il primo appuntamento importante del 2013 nel maggiore museo d’arte contemporanea del paese, con la prima uscita ufficiale della chiacchierata presidente Giovanna Melandri. Invece, tutto si è svolto all’insegna della placida routine. Ci si aspettava tanto – e tanto era stato annunciato con il proclama sulla favolosa personale dedicata a Jeff Koons, poi accantonata, rimandata, lasciata scivolare nel dimenticatoio della cronaca, o dei buoni propositi disattesi – ma già si sapeva che le buone intenzioni non avrebbero portato i frutti sperati. Dall’inaugurazione a oggi, il museo del XXI secolo ha conquistato tra il pubblico e gli addetti ai lavori, la fama di grandioso contenitore drammaticamente vuoto. Una struttura spettacolare che vive del suo appeal architettonico e propone piccole mostre, miriadi di eventi non sempre attrattivi, una collezione permanente ancora in cerca di identità e consistenza. Il rilancio doveva avvenire con il nuovo corso firmato Melandri e con una grande mostra, capace di competere con i veri appuntamenti espositivi internazionali. Invece, l’obiettivo è ancora lontano, e le parole della presidente, a tratti emozionata, forse agitata per le polemiche dei mesi scorsi, non convincono: «La mostra offre un Boetti diverso, eccentrico, che è stato poi in grado di influenzare le future generazioni». Sì, a prescindere dai gusti personali, tutto questo è vero: Boetti è una personalità importante e tra quelle più apprezzate del panorama artistico italiano. Ma è il suo nome a riempire le ampie sale del Maxxi, non certo il suo genuino talento. Boetti c’è, sussurrano al Maxxi, ci sono le sue mappe, i suoi tappeti e le carte: due addirittura donate al museo dal figlio Matteo, presente all’inaugurazione, insieme alla seconda moglie dell’artista, Caterina Raganelli Boetti. C’è o avremmo voluto tanto che ci fosse Boetti? Una selezione di opere degna di una buona mostra in una buona galleria, non all’altezza del museo di arte contemporanea nazionale. Sarà la difficile congiuntura economica, ma il rilancio, nonostante le promozioni sui prezzi dei biglietti che «hanno portato un incremento dell’80% del pubblico», dice soddisfatta la Melandri, dovrebbe essere differente, in grande stile. Già i titoli delle esposizioni rivelano tutto. Dopo Le Corbusier e l’Italia, arriva Alighiero Boetti e Roma. Non retrospettive, ma eventi che vogliono riflettere su aspetti particolari e magari poco indagati dell’autore col rischio di darne visioni poco corrispondenti e malamente rappresentative. L’incontro tra Boetti e Roma è sicuramente fondamentale per i destini creativi dell’artista: scopre il colore, lo libera e comincia a sperimentarne le declinazioni all’interno del suo frastagliato universo artistico. Durante il suo trasferimento a Roma, nei primi anni ‘70, insieme a Luigi Ontani e Francesco Clemente – anche loro presenti in mostra con una selezione di opere dello stesso periodo – apre le porte, con modalità e spirito differente rispetto ai compagni di strada, all’Oriente. Rinasce artisticamente e si rilancia abbandonando il grigiore concettualista. La storia da raccontare era avvincente. Le parole usate per raccontarla, opere minori fatte passare per inedite e illuminanti, l’hanno resa poco attraente. Boetti si sarebbe addormentato in mezzo alla sala, non per compiere l’ennesimo atto anticonformista e di rottura, ma semplicemente per la noia.

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Alighiero Boetti a Roma

dal 23 gennaio al 6 ottobre

Maxxi, via Guido Reni 4, Roma

Info: www.fondazionemaxxi.it