La vita dei fiori

Un mese intero, dal 15 gennaio al 15 febbraio, per scoprire l’artista più dinamica e visionaria del panorama pittorico croato: Ana Tzarev. Parte oggi nella sala dell’Antico refettorio del museo di palazzo Venezia a Roma, la mostra dal titolo Ana Tzarev: The life of flowers. Colori vivaci e tinte luminose, profili nitidi per i suoi fiori con immagini materiali che caratterizzano l’opera di questa artista al suo debutto nella capitale. L’esposizione, inaugurata da Daniela Porro, soprintendente speciale per il patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Roma, è organizzata da Il Cigno GG edizioni.

Il curatore della mostra, Marco Tonelli, traccia un profilo chiaro dell’artista. Dalle ninfee di Monet, ai fiori futuristi di Balla, da quelli intimisti di De Pisis a quelli secchi di Mafai o rigogliosi di O’Kleefe, fino a quelli carichi di morte di Warhol, i fiori della Tzarev si inseriscono a pieno titolo nella tradizione pittorica del XX secolo. Se il soggetto è noto, lo stile è inconfondibile. La vivacità dei colori e l’uso di diverse tonalità rendono i fiori della Tzarev immediatamente riconoscibili. La conoscenza di storia e tradizioni culturali di terre diverse come l’Africa, il Giappone, le Hawaii, la Thailandia, li hanno resi unici. Così il critico russo Alexander Borovsky descrive lo stile dell’artista: “Ana Tzarev ha imparato come catturare le tecniche pittoriche molto rapidamente. Ha sviluppato uno stile potente e gestuale con un’energia non dissimile da quella caratteristica dei post-impressionisti: un colore aperto, un tratto di pennello tridimensionale, o meglio, un fuoco di colpi alla deriva nello spazio ottico, un trionfo dell’approccio de-riflettente, spinto verso l’acquisizione e la padronanza di segnali della natura”.

Mentre Edward Lucie-Smith scrive: “Ana Tzarev è una pittrice dinamica e visionaria perché ha un costante desiderio di ricreare nelle sue opere, attraverso un particolare linguaggio dell’immagine, la realtà che la circonda”. I suoi fiori prendono forma quasi come in un palcoscenico, diventando gli attori protagonisti di una narrazione che è costituita da cambi di modulazione continui e da prospettive di luce che avvolgono le opere dal di dentro per poi condividerne il calore e la limpidezza. Nitide le scelte prospettiche, sereni gli spunti di osservazione, arricchiti da una materia densa che dà valore alle persone e alle cose. Fiori unici, quasi materici ma allo stesso tempo ineffabili che negli ultimi anni hanno trovato il loro spazio in gallerie e musei di Europa, Asia e Stati Uniti: dal Today art museum di Pechino, al Dag Hammarskjold plaza di New York, dalla Cité internationale des arts di Parigi alla Saatchi gallery di Londra. Nel corso del 2013, Ana Tzarev parteciperà alla LV biennale di Venezia e sarà protagonista, a maggio, di una nuova esposizione al Dag Hammarskjold plaza di New York. Nel 2014, le opere dell’artista torneranno in Cina, in una mostra al Today art museum di Pechino.

fino al 15 febbraio

Palazzo Venezia, via del Plebiscito 118, Roma

info: museopalazzovenezia.beniculturali.it

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