Projects 99. Meiro Koizumi

New York

Attraverso  video e performance, Meiro Koizumi (Gunma, Giappone, 1976) ha creato un’interessante collezione di lavori che esplora le dinamiche del potere da diversi punti di vista, familiari e nazionali, esaminando questioni relative al controllo politico e psicologico. Coinvolgendo se stesso, i suoi performer e lo spettatore con emozionanti manipolazioni coreografate, le sue opere restano in bilico sull’indefinibile e scomoda linea che separa il crudele dal comico. La sua prima apparizione negli Stati Uniti, Projects 99 include una selezione dei suoi primi lavori ma anche Defect in vision (2011), il più ambizioso e riuscito progetto di tutta la carriera di Meiro. Indagando sull’idea di cecità, sia filosofica che fisica, il video viene proiettato su due parti diverse di un singolo schermo cosicché lo spettatore non può mai guardare contemporaneamente le due immagini. L’azione segue due performer che ripetutamente ricreano una scena domestica durante la seconda guerra mondiale. Sebbene ambientato in un passato storico, l’imminente atmosfera catastrofica della scena acquisisce valore contemporaneo con riferimenti al disastro nucleare di Fukushima in un’opera incisiva, provocatoria e visivamente elegante. Projects 99 è organizzata da Sarah Suzuki, curatore associato del dipartimento di stampe e libri illustrati del Moma.

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