Russell Crowe: «Salvate la tomba del gladiatore»

Roma

Sarà che gli statunitensi appena sentono parlare di cose nate prime dell’Ottocento hanno le palpitazioni ma forse questa volta hanno ragione. È stato scoperto nel 2008 il mausoleo di Marco Nonio Macrino lungo la via Flaminia nella periferia romana. L’architettura del II secolo d.C. è una delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi trent’anni. Bene, dopo quattro anni di scavi e studi il tutto molto probabilmente viene reinterrato perché non si hanno i fondi per promuovere il monumento. «È una scelta dolorosa – dice Mariarosaria Barbera  sovraintendente dei Beni archeologici di Roma –  che la sovraintendenza non è in grado di spendere tre milioni di euro per un progetto di valorizzazione che prevede anche la bonifica del territorio circostante. Resta la sensazione che se fosse emerso nelle periferie di Berlino, New York o Parigi, il mausoleo avrebe avuto un altro destino». L’argomento è così caldo tanto che interviene Russell Crowe sulla Repubblica di oggi «Di tutte le grandi nazioni, l’Italia in particolare, dovrebbe essere una guida nel promuovere l’importanza di esplorare e conservare il passato antico». Certo, la sua unica qualifica in capitolo è quella di aver fatto il Gladiatore nel film di Ridley Scott ma come pensarla diversamente.