Si era già parlato della polemica aperta sulla mostra al Macro che racchiude gli artisti che hanno fatto la storia di Roma dagli anni ‘6o fino al 2000. Giuseppe Salvatori, in una lettera al direttore di Repubblica, scrive perchè questo problema degli artisti esclusi non rimanga una notizia detta e dimenticata, ma vada approfondita. Salvatori parla della debolezza culturale e delle strategie che hanno favorito sempre più gli interessi dei privati: «La vitalità artistica di Roma, negli anni di mancanza di strutture pubbliche, è stata garantita e mantenuta dagli artisti e dalle gallerie private. Non ci sarebbe neanche il Macro senza il contributo di queste parti e degli artisti esclusi. Evidentemente gli ideatori e curatori di certe proposte espositive, provengono da realtà e contesti distanti e non fanno abbastanza in termini di ricerca e informazione».