Successi per il festival

È partito tra le polemiche la trentesima edizione del Torino film festival. Il rifiuto del regista britannico Ken Loach a presentarsi nel capoluogo piemontese per ricevere il gran premio Torino – assegnato, quest’anno, a lui e a Ettore Scola –, è riecheggiato negli ultimi giorni su tutti i mezzi di informazione. La decisione di Loach è stata motivata dal trattamento, non ritenuto consono, che sarebbe stato riservato ad alcuni lavoratori di una cooperativa di pulizie legata al Museo del Cinema organizzata dallo stesso ente del festival torinese.

Alla vigilia della serata inaugurale, aperta con la proiezione del film Quartet, prima pellicola da regista di Dustin Hoffman tratta da un piece teatrale di Roman Polnski, il direttore Gianni Amelio, intervenuto in diretta alla trasmissione Miracolo Italiano di Rai radio 2, non si è lasciato scappare l’occasione di commentare negativamente la decisione del collega d’oltremanica, seguendo così le smentite sul caso dei lavoratori della Cooperativa Rear giunte immediatamente da parte del direttore del Museo del Cinema, Alberto Barbera. «Ken Loach è una persona stimabilissima – ha esordito Amelio – ma anche i grandi registi possono essere a volte un po’ ottusi. Un gesto di questo genere non giova a nessuno». Per un festival che punta molto sulle nuove generazioni, tanto da avere una sezione specifica – Torino 30 – dedicata agli autori alla prima, seconda o terza opera, l’assenza di un nome di richiamo come quello dell’acclamato regista di pellicole quali Bread and roses e My name is Joe, rischia di lederne la riuscita in termini di richiamo internazionale e di presenze di pubblico.

Il ricchissimo programma e il particolare legame affettivo che li torinesi provano nei confronti del loro festival, però, dovrebbero essere in grado di ovviare a questa spiacevole eventualità. I dati, infatti confermano un incremento di pubblico risptto alla passata edizione del 12,6 percento, a crescere sono stati anche le richieste per la stampa nonostante le sale di proiezione siano passate da 10 a 3. Per il trentesimo compleanno del TFF le cose sono state fatte indubbiamente in grande. Tra gli oltre 4000 film visionati, sono stati selezionati 223 titolo che saranno i veri protagonisti della kermesse torinese – comprese 43 anteprime mondiali, 13 anteprime europee e 81 anteprime italiane –, suddivisi in 17 sezioni che promettono di coprire l’intera gamma delle modalità espressive della settima arte, tra opere di fiction, documentari e cortometraggi nazionali ed esteri. Come per le scorse edizioni, i temi trattati dalle opere in concorso risultano particolarmente vicini all’attualità sociale e politica di un mondo senza più frontiere, ma ricco di problematiche che gli autori in concorso affrontano con lo sguardo propositivo di crede nel cambiamento, o, per dirla con le parole di Gianni Amelio, «di chi ha voglia di cambiare e andare avanti. Esattamente il contrario del signor Ken Loach».

fino al dicembre 2012

Cinema Massimo, Lux e Reposi, Torino

Info: www.torinofilmfest.org

 

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