La magnifica ossessione

Dieci anni di Mart. E come celebrarli se non con una grandiosa mostra? La magnifica ossessione è la risposta. Un’esposizione che ripercorre la storia del museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto ridisegnando la relazione delle sue collezioni con il pubblico sul proprio patrimonio attraverso anche modi inediti. Per un intero anno è in mostra una raccolta ricchissima che accoglie sfaccettature della storia dell’arte diverse fra loro presentate con prospettive tematiche che corrono seguendo un unico percorso di analisi critica e propositiva della realtà internazionale sia sotto l’aspetto artistico che socio-evolutivo.

Circa 1200 opere che permettono di esplorare il patrimonio del museo nella sua integrità ed eterogeneità. «Autodidatta, rabdomante, auto da fé di opere – come la definisce il direttore Cristiana Collu – succube o protagonista, collezione ricomposta, perturbante e conturbante, maniacale e feticista. Oscuro oggetto del desiderio. Segreto, condivisione, ebbrezza, festa. Vertigine della mescolanza». Un progetto senza precedenti dove il Mart è ricorso in toto alle proprie professionalità interne, affidandosi a un vero lavoro di squadra tra curatori e conservatori come Nicoletta Boschiero con Veronica Caciolli, Margherita de Pilati, Duccio Dogheria, Daniela Ferrari, Mariarosa Mariech, Paola Pettenella, Alessandra Tiddia, Denis Viva e Federico Zanoner. L’intenso progetto evidenzia la capacità del museo di saper interagire con il visitatore intercettando le tendenze espositive più idonee a chiarire, con molteplici focus espositivi, le complesse ramificazioni creative. Come osservare una luce che scopri dove ti porta solo seguendola, lasciando libera la mente da costrizioni schematiche.

La mostra può essere letta anche come un racconto delle attività che riguardano le collezioni: la conservazione, il restauro, le relazioni istituzionali e lo studio. Aspetti fondanti e in perenne evoluzione della vita di un museo. Da sottolineare una tematica trasversale all’intero percorso: quella della ricerca dell’identità stessa di un museo che si è contraddistinto per la propria dinamicità: si parte dalle opere di Andrea Malfatti e lungo il XX secolo si giunge alla Trento ellipse di Richard Long, realizzata con pietre di porfido trentino. Per lo stesso motivo, la magnifica ossessione ospita lavori pensati e realizzati da artisti contemporanei offrendo il loro sguardo alla successione storica delle opere: dalla residenza di Paco Cao, agli special guest Emilio Isgrò, Liliana Moro, Christian Fogarolli e Paolo Meoni.

fino al 6 ottobre 2013

Mart corso Bettini 43, Rovereto

info: www.mart.trento.it

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