Il museo della musica è un cimitero di strumenti

Roma

Aveva chiuso il 4 giugno e ora è in un pessimo stato di manutenzione. Il museo della musica a Roma rischia di non esistere più, di non venire più riaperto. La struttura doveva essere restaurata dallo scenografo Pier Luigi Pizzi, ma non si vede traccia di cantiere. Inoltre, gli strumenti all’interno sono abbandonati a se stessi, senza una temperatura controllata, legni umidi e gonfi, pieni di polvere.  Eppure qui è conservata una collezione unica al mondo dove troviamo il primo pianoforte, un Cristofori del 1722, un’arpa Barberini del ‘600 oppure delle campane risalenti alla Grecia ellenica. I visitatori all’anno non sono molti, ma vengono da tutto il globo per studiare, suonare, guardare strumenti che hanno secoli e secoli e che ora rischiano di essere distrutti da tarli e umidità.