La felicità a Shanghai

Shanghai

Dal primo ottobre al 31 dicembre Palermo illumina Shanghai. In occasione della biennale d’arte contemporanea il padiglione italiano viene rappresentato dal capoluogo siciliano con un progetto di Laura Barreca e Davide Quadrio. La kermesse orientale è curata quest’anno da Qiu Zhijie con Boris Groys, Jens Hoffmann e Johnson Chang Tsong-zung. Insieme alla mostra principale nell’ex centrale elettrica Nanshi Power Plant, uno spazio di 41mila metri quadrati, futuro Museo di arte contemporanea, vengono rappresentate le nazioni partecipanti attraverso una selezione di 30 città, collegate al tema della biennale, Reactivation, e a Shanghai. Il nuovo format, City Pavilion, presenta, dunque, non la produzione nazionale, ma la singola città, grande o piccola, contenitore di storia, tradizioni, cultura e contemporaneità. Palermo felicissima è il nome scelto da Barreca e Quadrio per il City Pavillion italiano, titolo liberamente tratto dall’omonimo testo dall’erudito palermitano Nino Basile nel 1932 e dedicato ai beni artistici e monumentali della città. Una mostra che disegna l’immagine contemporanea del capoluogo siciliano, ricostruendo quello spirito avanguardista che l’ha resa celebre all’inizio del Novecento. «Riuscire a descrivere una città complessa e contraddittoria come Palermo – dicono i curatori – è un’impresa difficile, ma abbiamo creduto soprattutto nel criterio della diversità delle opere e nell’interdisciplinarietà delle arti, nella varierà dei linguaggi e ovviamente nella qualità dei progetti. Accanto agli artisti visivi – continuano – c’è infatti Emma Dante, una delle maggiori protagoniste del teatro italiano contemporaneo, insieme all’esperienza di Pina Bausch, che nel 1989 ha trascorso alcuni mesi a Palermo, conclusi con la produzione dello spettacolo Palermo Palermo. Allora come oggi, Palermo continua a vivere enormi contraddizioni, divisa tra la struggente bellezza del suo passato e la decadenza assoluta del presente. Eppure questa dicotomia la rende un luogo carico di suggestioni, dove l’esperienza del quotidiano può diventare straordinaria». Attraverso le opere di Massimo Bartolini, Pina Bausch, Vanessa Beecroft, Manfredi Beninati, Emma Dante, Formafantasma, Stefania Galegati Shines, Guo Hongwei, Lee Kit, Laboratorio Saccardi e Francesco Simeti, Palermo Felicissima diventa un viaggio alla scoperta dell’identità di questa città, delle atmosfere e delle contraddizioni che la rendono unica.

Info: www.shanghaibiennale.com

 

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