Perché Romics è Romics

Romics è pieno di ragazzi che hanno fatto sega e di meno giovani che storcono sigarette pur di entrare gratis (il mascherato non paga) affermando, contro ogni apparenza, di essere Gighen. Puntualmente falliscono con miseria. Romics, dicevamo, pullula di gente travestita coperta da velluto e fodere multicolor di neopropilene industriale. Romics è pieno di gente sudata. L’evento nel suo complesso è più simile a un film di Fellini che alla cruda realta. Fra il grigio delle colonne di cemento armato della nuova fiera di Roma è possibile (è quasi certo) fare strani incontri con creature a metà fra esseri umani e qualunque altra cosa che essere umano di fatto non è. Adolescenti travestiti, uomini mascherati, donne in costume sfilano accanto a portantini, nerd (tanti nerd) e persone normali. È partita la fiera romana del fumetto e la realtà non è più quella di prima.

Ormai giunta alla sua dodicesima edizione la fiera si presenta come un evento consolidato, il numero di visite (e di maschere), gli stand e il programma lo dimostrano. Tre sono i padiglioni invasi, divisi per tematiche: fumetti, videogiochi e proiezioni, una mostra di Ivan Graziani come (abile?) illustratore che viene celebrato la mattina del 30 settembre e una tavola rotonda con convegni e conferenze di autori e editori corona questa edizione quest’anno dedicata a Sergio Bonelli scomparso un anno fa. E ancora il premio Romics d’oro quest’anno andato a Aoi Ohmori e a Massimiliano Frezzato; per non parlare delle tante case editrici in mostra con i loro volumi e le ultime novità da Panini a Dc comics passando per Tuné e Magic press, le scuole di fumetto, gli stand con i volumi usati, rarità e tavole originali in vendita degli autori più noti nel panorama nazionale e internazionale.

La cosa più brutta di tutta la fiera è sicuramente il logo dell’evento: un lupo vestito da gladiatore che intinge il pennino verde dentro un colosseo trasformato in calamaio contenete inchiostro arancione. La cosa più bella è vedere un Gighen (uscito vincente dalla prova costumi) cercare disperatamente un vecchio numero di Topolino.

fino al 30 settembre

Nuova fiera di Roma, via portuense 1695, Roma

info: www.romics.it

 

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