Ad Annecy il cinema italiano

Annecy cinéma italien, il festival del cinema italiano nella città francese di Annecy, torna dal 3 al 9 ottobre, per la sua trentesima edizione. Ieri mattina la presentazione nella prestigiosa cornice di palazzo Farnese a Roma: grande assente il presidente del festival, Ettore Scola, per un incidente al piede. Di recente il grande regista e sceneggiatore è stato insignito della carica di cittadino onorario di Annecy. «In suo onore – ha raccontato il delegato generale della kermesse cinematografica Jean Gili – è stata organizzata una festa meravigliosa con una torta enorme realizzata dal miglior pasticciere della città. Un dolce gigante con un ritratto di Scola in cornice: così imponente – ha ironizzato – che sembrava un monumento funerari. Forse è per questo che poi si è rotto il piede a Venezia. Meno male che non è superstizioso».

Nato nel 1983, il festival di Annecy avrà quest’anno come madrina Claudia Cardinale. Numerosi gli ospiti, oltre ai registi che accompagneranno i loro film: i fratelli Taviani, Marco Tullio Giordana, Giuliano Montaldo, Daniele Vicari, Daniele Ciprì, Ivano De Matteo e Stefano Chiantini. «Annecy è un’oasi d’amore per il cinema italiano, grazie per il vostro affetto», ha detto Giuliano Montaldo, che è intervenuto anche a nome di Scola, dopo la proiezione, nella sala Anna Magnani dell’ambasciata di Francia, del documentario di Gili ed Emmanuel Barneau Stefania Sandrelli et ses cinéastes. «Una donna vera – ha commentato il regista – e libera, beato chi ha lavorato con lei». «Non si può non pensare a Stefania sorridendo – gli ha fatto eco l’ambasciatore Alain Le Roy – sono molto felice per il festival di Annecy, testimonia che non ci sono solo i tappeti rossi di Cannes, Venezia e Roma». Aprirà il festival L’industriale di Montaldo, alla sua prima proiezione in Francia. «Un tentativo di ricerca sul non colore – ha spiegato Gili – un film quasi completamente in bianco e nero, solo con qualche piccola macchia di colore. Una pellicola che dà l’idea della crisi».

Cuore del festival le due sezioni del concorso con 16 film: otto lungometraggi – opere prime e seconde – concorrono per il grand prix Annecy cinéma italien, il premio Cicae Pierre Todeschini e il premio del pubblico, Tra questi, Tutti i rumori del mare di Federico Brugia, La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo e Il pasticciere di Luigi Sardiello. A giudicarli il grande cineasta Pascal Thomas con Gianni Amelio, Francesco Bruni, Felice Laudadio e il compositore Reinhardt Wagner. Ci sono anche otto documentari che sono in lizza per il premio della giuria e il premio della giuria giovane composta da dieci studenti liceali. Tra questi il primo film di Francesca Balbo, Cadenas, il film sulla Siria del documentarista di lunga carriera Antonio Martino, Isqat al nizam – Ai confini del regime e Noi bruciamo gli elefanti del regista pugliese che vive in Svizzera Giuseppe Valentino, girato durante la campagna elettorale del 2010. Tra gli eventi collaterali, il premio Sergio Leone per la personalità emergente, che quest’anno va a Daniele Vicari, del quale saranno proiettati tutti i film, tra cui Diaz, l’omaggio alla rivista Positif, che festeggia 60 anni, e la mostra dell’artista padovano Lorenzo Mattotti che è l’autore delle locandine del festival e da sempre amico di Annecy cinéma italien. E dopo la mostra di Venezia, che ha visto la partecipazione di ben cinque film realizzati in coproduzione Francia-Italia, ancora una volta Annecy rinnova l’amicizia tra noi e i cugini d’Oltralpe.

fino al 9 ottobre

info: www.annecycinemaitalien.com

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