Noche de Parranda

Una città trasformata in campo di battaglia per fare da sfondo a una sfida di abilità a colpi di fuochi d’artificio, bengala, bombe carta e petardi: accade il 24 dicembre di ogni anno a Remedios, cittadina cubana, dove i due quartieri di Carmen e Salvador si sfidano nella tradizionale Parranda. Una testimonianza di questa tradizione è ora presentata a la Casa delle culture del mondo della provincia di Milano con il reportage fotografico di Umberto Carlo Sommaruga, che è stato spettatore della Noche de Parranda nel 2008 e che illustra in questi scatti attimi di un singolare gioco di abilità, consumato in una piazza colma di fumo dall’acre odore di acetilene.

Le fotografie di Sommaruga sono incentrate sul folklore «un elemento che viene da lontano e racchiude quei caratteri di tradizione e territorialità che nei secoli hanno trasformato riti e usanze della vita popolare in quelle che oggi possiamo definire importanti risorse culturali ed economiche» sottolinea Novo Umberto Maerna, assessore alla Cultura della provincia di Milano che si è fatto promotore dell’iniziativa. Umberto Carlo Sommaruga, nato a Milano, manifesta già da giovane un certo interesse per la fotografia quando fa pratica con la vecchia Rollei biottica del nonno per poi passare, negli anni Settanta, ad una Nikkormat che lo accompagnerà fedelmente fino agli anni Ottanta. Convertito al materiale Canon, grazie al consiglio dell’amico e noto professionista Dario Colombo il quale gli offre anche l’opportunità di scattare foto da bordo-campo a qualche partita del campionato di basket di serie A. Qualche soldo in più e la condivisione con la moglie Cecilia della passione per la fotografia hanno permesso a Sommaruga di sperimentare con soddisfazione i reportages di viaggio in diapositiva, elaborati poi in programmi multivisione, con sei proiettori sincronizzati e supporto musicale.

Dal primo, Viaggio sul Nilo, del 1983, arriviamo all’oggi, passando per l’Europa, gli Stati Uniti, l’Africa del Nord e l’Asia. Alla fine degli anni ’80 accantona la pratica fotografica fino all’inizio del nuovo millennio. Nel frattempo la tecnologia si evolve con l’arrivo del digitale e digitali sono infatti gli scatti dei suoi ultimi lavori, a partire da Cuba Natale 2007 e dicembre 2008. Sulle fotografie digitali, seguendo i propri principi, opera una minima rielaborazione al computer, gli stessi aggiustamenti che sarebbero richiesti a un tradizionale laboratorio di stampa: contrasto, saturazione, dominante di colore e mascherature ove necessario.

Fino al 23 settembre

Casa delle culture del mondo, via Giulio Natta 11, Milano

info: www.provincia.milano.it/cultura/progetti/la_casa_09/Iniziative.html

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