Gamba trista

Nel clima delle Paralimpiadi il consiglio è, se non l’avete già fatto, di abbandonarvi a una storia animata che diverte i bambini e affascina gli adulti, in grado com’è di trasportare lo spettatore, senza retorica né pietismo, all’interno del mondo di Gamba trista. Questo il nome, o meglio il soprannome del piccolo protagonista, nato con le gambe “molli”, come lui stesso le definisce, e pertanto annodato dai suoi compagni dappertutto. Francesco Filippi, regista e sceneggiatore del corto pluripremiato, affronta la disabilità con estrema umanità in una brevissima  opera cinematografica che parla a tutti: chi non crede di avere un difetto o un ostacolo da superare?

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