Il 19 settembre il teatro olimpico sarà il palco dello spettacolo A wall door. Un progetto che nasce dalla collaborazione tra due giovani artisti: il coreografo ventitreenne Michele Mastroianni e Francesco Fabris, voce e chitarra del gruppo musicale di Bassano del Grappa, i Phinx. I due si sono conosciuti sul web e hanno incominciato a intessere una relazione artistica proprio attraverso la rete, dando vita all’inizio di A wall door. Il titolo fa riferimento al muro della distanza fisica, dell’incomunicabilità abbattibile, ma il muro, un po’ come il wall di facebook, può essere anche un porta che si apre sul mondo e a nuove infinite possibilità, come quella in controtendenza, di fare dell’Italia il proprio terreno fertile, il proprio spazio creativo e d’azione. “Fino a oggi quello che siamo riusciti ad erigere è un muro fatto di mattoni. Abbiamo lasciato la nostra nazione e il muro è il nostro bagaglio. Il muro in spalla durante il viaggio è un senso di appartenenza, il nostro mezzo di sentirci italiani… Quello che io mi chiedo adesso davanti a quel muro è dove sia la porta[…]” Così recita una delle frasi centrali dello spettacolo. A contribuire allo spettacolo l’artista Paolo Scirpa, in mostra al Macro fino a novembre, realizzerà per l’occassione la proiezione delle proprie opere, i Ludoscopi, metafora visiva dell’apertura di infinite porte.