Il Louvre secondo Caillard

Parigi

Come sarà il museo del futuro? Se lo chiede il fotografo francese Léo Caillard, con una serie di scatti che fanno interagire il mondo digitale e quello fastoso dei corridoi del Louvre. Da una parte le sale vellutate con i dipinti appesi e gli archivi pieni di tele mai esposte, dall’altra la memoria virtuale di milioni di opere. Ma cosa ne sarà, si chiede Caillard, di tutte queste informazioni fra 10, 500 anni? Che fine faranno tutte le opere digitalizzate? E ancora, noi, come vorremo guardare l’arte tra vent’anni? Per preservare l’arte di oggi, sempre più effimera, bisogna portarsi avanti, e chiederselo. Lui l’ha fatto, confrontando, come scrive, “l’estetica del museo del Louvre, dell’arte “Classica”, con il design ultra minimalista e moderno dei prodotti informatici”. Chissà, fra un modello e l’altro, quale sarà il vincente. Oppure se continueranno a convivere, lontani o mescolati come in questi scatti.