Gli e book ci osservano e la sanno lunga

New York

Il vostro e book (se ne avete uno) vi osserva. Per la precisione accumula dati su di voi e sulle vostre abitudini in fatto di letture. Il vostro reader, insomma, sa quando smettete di leggere e se lo fate perché è pronta la cena o perché il libro non vi ha interessato, immagazzina su quale pagina prendete uan nota, ricorda quali libri avete comprato, quanti saggi avete letto e quanto ci avete messo per leggerli. Una quantità infinita di numeri tutti stipati nelle memorie dei vari produttori: Amazon, Barnes & noble e Apple. E fino a qui, nulla di stravolgente. Poi l’ideona: perché non usare tutte queste informazione per ricavare statistiche sui nostri lettori (casomai rivendendo il tutto alle case editrici)? E se fino ad oggi i mezzi per dirigere il mercato editoriale sono rimasti gli stessi dai tempi di Gutemberg, ora le cose sono cambiante. La questione è seria, talmente tanto che negli Stati Uniti stanno gia mettendo dei paletti per l’utilizzo delle informazioni che invaderebbero la privacy del lettore e c’è gia chi teme che le ripercussioni più gravi saranno per gli scrittori costretti ad adattare il loro stile alle rigide leggi della statistica editoriale.