Harlem, salvare gli ultimi murales

New York

Harlem, il quartiere del degrado, della violenza e delle gang, dove il turista non si avventurava se non accompagnato da guida esperta. Oggi quelle stesse strade hanno cambiato volto e la trasformazione continua. Dapprima fu Bill Clinton a sceglierlo come sede per il suo ufficio newyorkese, seguito di lì a poco da una flotta di benestanti, che adesso richiede e sostiene un’opera di risanamento per il quartiere. Più scintillante e elegante in linea con l’elite che lo abita. Nell’opera di “risanamento” rientra anche quella di cancellare gli ormai storici murales che realizzano un museo a cielo aperto. Più di 200. Gran parte firmati dal medesimo artista: Franco Gaskin, detto Franco the Great. Ora ha 82 anni, incominciò a dipingere a 35 anni, con l’idea di rendere più bella Harlem. Tra i suoi capolavori figurano un ritratto di Martin Luther King in lacrime. Seguono scene di vita e cultura oltre che di protesta sociale. Molte opere di “franco il Grande” sono state già eliminate, ne rimangono altre che attendono lo stesso destino. E così in risposta a questo scempio, che non ha il benché minimo rispetto per la storia del quartiere, nasce l’associazione Team Franco, che combatte affinché rimangano le vecchie saracinesche ancora superstiti.