Eventi d’arte a Londra

Cultori, appassionati, curiosi dell’arte, se siete a Londra per le Olimpiadi certo non c’è pericolo di rimanere a bocca asciutta. Oltre alle collezioni d’arte permanenti  di cui è ricca la metropoli – dal celeberrimo British museum alla National gallery, fino a giungere alla collezione dell’Albert and Victoria  museum – la capitale britannica pullula di eventi artisti che coprono l’intero arco temporale dei giochi olimpici.

Inaugurata appena da qualche giorno The world in London è una mostra fotografica che racchiude in sé lo spirito delle Olimpiadi e, prima ancora, della città che le ospita. Centinaia di scatti ritraggono londinesi, diversi per provenienza, tratti somatici e cultura. 204 volti, come il numero delle nazioni coinvolte nei giochi sportivi. Ogni ritratto una storia e tutte le storie formano il groviglio umano e culturale che abita la Londra olimpica. Artisti affermati e emergenti sono gli artefici di questa multietnica galleria che si trova immersa nel verde di Victoria park e Park house. La Tate modern presenta una panoramica dell’intera produzione artistica di Damien Hirst, ormai un divo nel mondo artistico,  ma è anche luogo dell’istallazione green di Olafur Eliasson. L’artista danese nato da famiglia scozzese è venuto alla ribalta per le sue lampadine che si ricaricano al sole e pertanto possono illuminare quelle parti del globo dove siano assenti altre fonti di energia. Stasera, sabato 28, quando le luci dell’ex-centrale elettrica si spengneranno, si accenderà The little sun. Grazie a tanti piccoli soli, cui sarà provvisto ogni visitatore, saranno visibili e ancora fruibili le opere della corposa collezione d’arte. Un’esperienza non solo visiva è aMAZEme. Se la cultura è un intreccio di sensazioni, emozioni e suggestioni nei quali immergersi e perdersi, allora la struttura che meglio la rappresenta è il labirito. Così è per Marcos Saboya and Gualter Pupo, i due artefici del gigantesco percorso fatto di libri. Una struttura “letteraria” che invita a inoltrarvisi, a usare per bussola soltanto i sensi, sollecitati da parole e immagini. Dopo una scorpacciata di letteratura è il momento per passare alla natura, più esattamente all’amore e alla cura per i fiori propri della tradizione britannica. Ad esaltarla l’artista Paul Cummins con i numerosissimi fiori – ben 15000 – tutti in ceramica, in un tripudio coloratissimo. “What is normal, who decides?” è invece lo slogan di Niet Normaal, una collettiva che mette in scena le differenze grazie a una interessante selezione di opere di artisti noti e meno noti, abili o diversamente abili. Serpentine gallery ospita invece una grande mostra dedicata a Yoko Ono, opere storiche e recenti ma anche in via di eleborazione, come Smile film: un progetto partecipativo che registra i sorrisi della gente e li racchiude tutti insieme in un gigantesco puzzle.

Tra una mostra e l’altra arriva la serate londise e perchè mai non approfittare della ricca offerta di concerti. Sono da non perdere i Blur che ritornano, per la seconda volta dopo l’uscita di scena, a Hyde park a chiudere le Olimpidi (il 12 agosto). Ma prima ancora si esibiranno Paul McCartney, Duran Duran, Paolo Nutini, Snow Patroli, Stereophonics e molti altri. Insomma ingordi d’arte, a voi la scelta.

Info: festival.london2012.com/index.php