Il Castello Aragonese ospita per tutta l’estate la mostra ”I want to be a machine”, a cura di Gianni Mercurio, che attraverso circa cinquanta opere prodotte dall’artista americano con la tecnica meccanica della serigrafia, presenta i temi fondanti della sua estetica. Summer Pop e’ invece il titolo degli eventi collaterali a cura di Raffaela Zizzari. In circa quaranta giorni di apertura la mostra ”Andy Warhol – I Want to be machine” ospitata dal Castello Aragonese di Otranto, ha gia’ abbondantemente superato quota 10mila visitatori. Un ottimo risultato, in linea con la mostra di Dali’ della passata stagione, nonostante una flessione di presenze turische riscontrata nel mese di giugno. La “crisi” non ha scoraggiato il pubblico che anche quest’anno sta dimostrando di apprezzare le scelte della Societa’ cooperativa Sistema Museo di Perugia e dell’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie che gestiscono, con la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari, l’antico maniero idruntino. Dopo gli oltre centocinquanta mila visitatori raggiunti con le mostre di Joan Miro’, Pablo Picasso e Salvador Dali’, sino al 30 settembre sara’ possibile ammirare le oltre 50 opere di Andy Warhol, il principe della pop art americana. La mostra, attraverso opere provenienti da collezioni private italiane e prodotte da Andy Warhol con la tecnica meccanica della serigrafia, presenta i temi fondanti dell’estetica dell’artista statunitense scomparso nel 1987: mito bellezza-successo (Marilyn), consumismo (Campbell’s Soup), simboli tragici (Electric Chair). Inoltre, sono esposte opere significative come la serie dei Flowers, il Vesuvio (realizzato in occasione del suo soggiorno napoletano grazie al gallerista Lucio Amelio), i simboli del potere (Falce e Martello, Dollar Sign) e altre ancora.