Fine anni ’60 e non ce n’erano per nessuno: se suonavi il piano, sul palco avevi un hammond. Non ha fatto eccezione neanche Jon Lord con i suoi Deep Purple e mentre il panorama musicale inglese puntava tutto sul rock progressive sbrodolandosi addosso virtuosismi su virtuosismi, il nostro tastierista mirava a un suono decisamente più forte. Nasce così l’hard rock. Inedita, quindi, la fusione fra l’hammond con quel timbro così jazz e indiavolate distorsioni firmate Ritchie Blackmoore, il famoso chitarrista del gruppo. Jon Lord è morto ieri a 71 a Londra stroncato da un tumore al pancreas. È morto sicuro di aver scalfito la storia della musica. Noi lo ricordiamo così: il tastierista sulla sua più bella canzone.
Deep Purple, Child in time live in Svizzera, 1972
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