Domenica primo luglio, dopo 15 anni di letargo, riapre i battenti il Museo dell’accademia di belle arti di Perugia. Un nuovo allestimento il Museo si riappropria degli spazi colpiti dal terremoto dell’autunno del 1997, che ne ha causato la chiusura forzata, lo sfollamento delle opere nei depositi e talvolta la momentanea esposizione in altre sedi. Attraverso un allestimento moderno concepito secondo la più innovativa concezione museale, l’Accademia ridona luce al suo patrimonio, offrendone al pubblico una significativa selezione scandita dall’originaria articolazione in Gessi, Dipinti, Disegni e Stampe.Un programma di mostre temporanee, organizzate negli spazi adiacenti al museo, permetterà di ammirare e godere delle altre opere che non possono essere esposte in maniera permanente. Il patrimonio della Fondazione Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci comprende circa 600 gessi, 430 dipinti, 12.000 disegni e 6.300 incisioni. Fra i gessi, eccezionali per fattura e varietà, si distinguono il gigantesco Ercole Farnese, Il pugilatore Damòsseno, Amore e Psiche e Le Tre Grazie di Antonio Canova, copia originale donata dall’artista, Il Laocoonte, Il Pastorello di Bertel Thorvaldsen. Fra i dipinti spiccano Autoritratto con pappagallo di Mariano Guardabassi e quadri di Annibale Brugnoli, Domenico Bruschi, Armando Spadini, Mario Mafai, Alberto Burri, Gerardo Dottori.
info: www.abaperugia.org
La riapertura si deve alla generosa Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha interamente finanziato l’oneroso e complesso insieme dei costi, su originaria segnalazione del presidente Alfredo De Poi, prematuramente scomparso.