Aron Demetz

Roma

Il Radicante, mostra personale dedicata allo scultore altoatesino che ne ripercorre, con cronologia trasversale, l’interessante produzione artistica incentrata sull’attenzione alla figura umana, dando vita a opere profondamente simboliche, ma al contempo fisiche e reali. La rassegna conta una ventina di lavori che spaziano dalle sculture in legno ricoperte di resina, linfa che sgorga e ne diventa essenza a quelle “bruciate” dall’artista, quasi per un processo di depurazione materica ed esistenziale. Si aggiungono il gruppo degli Homo Erectus in bronzo, per terminare con le scansioni digitali, alle quali Demetz ha accorpato la “crescita” di funghi, come fosse la rivincita della natura sul prodotto meccanico. La mostra è una panoramica completa che fa emergere le diverse anime dello scultore altoatesino: la forza poetica ed espressiva delle figure, il rigore assoluto della composizione, la sperimentazione incessante delle tecniche e dei materiali. «Nell’opera di Aron Demetz – afferma il curatore della mostra Davide W. Pairone – il tema della figura umana e la comprensione profonda della materia scultorea valgono come chiavi d’accesso a un linguaggio universale e scardinano l’aut aut fra localismo e globalizzazione, fra tradizione e contemporaneità. Il Radicante è un organismo mutevole, che ha un rapporto dinamico ma non conflittuale con la memoria e la progettualità, e che si pone come terza via fra le opposte retoriche del genius loci e della standardizzazione globale. Così gli echi della tradizione scultorea lignea delle Alpi si rispecchiano nelle inquietudini più attuali dell’uomo digitale e si definiscono in forme espressive uniche, urgenti, universali».

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