Incontro con Adelita Husni-Bey

Un delicato disegno su una delle lune del soffitto della biblioteca e dieci disegni su carta lucida inseriti in altrettanti libri, sono l’intervento della giovane artista Adelita Husni-Bey relaizzati appositamente per la biblioteca degli Incontri internazionali d’arte. Il progetto, a cura di Marcello Smarrelli in omaggio a Graziella Lonardi Bontempo, fondatrice degli Incontri internazionali e del ciclo Il cielo, di cui questo lavoro fa parte, è visibile al pubblico fino al 30 settembre nella sede storica dell’associazione a palazzo Taverna, a Roma.

Sign of protest – from page to street è il titolo del lavoro con il quale la giovanissima artista Adelita Husni-Bey, classe 1985, si fa portavoce dei manifestanti e si schiera personalmente contro gli odierni taglia alla cultura e all’educazione, interventi comuni ai governi di gran parte dell’Europa. Molti sono coloro che sono scesi nelle piazze a manifestare per sottolineare l’importanza della cultura e della diffusione del sapere. Durante queste manifestazione su striscioni o grandi cartelloni (in inglese sign, parola presente nel titolo del progetto, sinonimo anche di segno e di marchio), echeggiano frasi citate da testi sull’educazione, sull’abuso di potere e l’ineguaglianza. Tra i manifestanti il movimento studentesco dei Book block spesso apre i cortei reggendo gigantografie di copertine di libri che sono utilizzati come fonti in sostegno della protesta. Disegnati su scudi fai da te il libro, simbolo della cultura, metaforicamente assume il ruolo attivo di lotta, oltre che di oggetto intellettuale.

Proprio i cortei studenteschi e i diversi cartelloni in essi presenti, con su scritti gli slogan di protesta, sono la fonte iconografica di riferimento per l’intervento in situ di Adelita Husni-Bey. L’artista Italo-libica ripropone queste immagini inserendole all’interno di dieci libri facenti parte della collezione della biblioteca e in un disegno parietale, nella sede degli incontri internazionali d’arte. I dieci libri, tutti testi teorico filosofici, di autori come Bataille, Foucalt, Dario Fò, solo per citarne alcuni, sono stati pubblicati tra il 1969 e il 1972 e l’inserimento delle immagini (con gli slogan) riferite al presente testimonino come dal 1968 ad oggi il legame tra pensiero filosofico e protesta sia ancora vivo e forte. I dieci disegni, realizzati a inchiostro su carta lucida e inseriti all’interno dei volumi, permettono la normale fruizione del testo, ma interrompono la lettura, attivando la riflessione. Il fruitore del testo, durante la lettura, inciamperà nelle immagini disegnate che essendo in sintonia e continuità con l’argomento del libro, permetteranno di spostare temporalmente la riflessione concettuale. L’immagine delle manifestazioni che si sono svolte recentemente, con i cartelloni di protesta in primo piano, trascinano il pensiero dal passato fino al presente, con la forza di spostare l’attenzione, dal piano privato della lettura, a quello pubblico e di azione tipico della protesta di piazza.

Tramite questo lavoro, di grande impatto visivo e concettuale nonostante la sua delicatezza formale propria del disegno, Adelita Husni-Bey si propone di ridefinire il ruolo dell’artista come figura attiva, al di là del ruolo di produttore di oggetti formali ed estetici, ma attento alla società, ai cambiamenti e attivatore di dispositivi riflessivi. Non è la prima volta che l’artista, proveniente da studi che intrecciano la sociologia e l’arte, si pone in modo riflessivo e critico nei confronti di alcuni aspetti che richiedono un’ urgente attenzione nella società capitalistica, come il lavoro, l’educazione e l’emergenza abitativa. Il progetto, realizzato in collaborazione con la fondazione Pastificio Cerere e l’organizzazione non profit Civita, nell’ambito del programma di residenze 6artista, è sicuramente di alto valore sociale e politico e si inserisce attivamente all’interno di un discorso aperto sul rinnovamento del ruolo dell’artista contemporaneo nell’epoca attuale. Info: www.incontriinternazionalidarte.it

[youtube]http://youtu.be/Me1jjCkPGKg[/youtube]