Il direttore del CAM (Casoria Contemporary Art Museum) Antonio Manfredi il 17 aprile ha dato il via, come aveva annunciato a febbraio, alla distruzione delle opere della collezione permanente. «La verità è che si vuole chiudere questo museo – denuncia il direttore – e che con i tagli degli ultimi anni fare cultura in Italia è diventato impossibile. O si cambia strategia e si decide sul serio di investire nella cultura e per la cultura, oppure è meglio distruggere con il fuoco quello che é ignorato». Il museo, nato nel 2005 da un’idea della stesso Manfredi, ha dovuto fin dall’inizio farsi spazio in una realtà difficile, fra atti vandalici, camorra e immondizia. È però diventato, in soli sette anni di attività, un polo fondamentale del contemporaneo in Italia, accumulando una collezione permanente di tutto rispetto, che conta più di mille opere, fra dipinti, sculture, installazioni, video e fotografie, di artisti italiani e internazionali, valutata intorno ai 6-7 milioni di euro. Inoltre produce esposizioni temporanee di grande qualità che spesso vengono portate anche all’estero.