«Il cinema italiano è in crisi, ma è giusto che sia così. Non può certo fare eccezione e la cosa sarebbe un po’ sospetta, in un periodo di crisi generale». Così Ettore Scola, uno dei maggiori registi italiani che si è "ritirato cinque anni fa", a margine della presentazione della prima edizione del Premio Age (a Pescasseroli dal 22 al 24 luglio), intitolato a uno degli sceneggiatori più importanti del mondo che in coppia con Furio Scarpelli ha firmato molte pellicole che hanno fatto la storia, a partire dai film di Totò.