Cannes: Oliver Stone e il sequel di Wall street

Dopo il clamore internazionale sollevato da Draquila, il documentario di Sabina Guzzanti, oggi a Cannes è il giorno di Oliver Stone (nella foto AP/Lapresse con Michael Douglas). Ventitré anni dopo, il cattivo non è più Gordon Gekko, ma le banche: "rumour" e speculazioni fanno cadere in picchiata il mercato e portano alla rovina le imprese. In breve, il capitalismo s’è fatto ancor più nocivo: «Eccessivo e privo di regole, andrebbe riformato: almeno, io non ne vedo l’ora», dice il regista, che porta fuori concorso sulla Croisette il primo sequel della sua carriera, Wall Street, il denaro non dorme mai, dal 15 ottobre nelle sale italiane con 20th Century Fox. Nei panni del "corporate raider" Gekko ritorna Michael Douglas, con la speranza di bissare l’Oscar quale miglior protagonista nel 1987 ma anche con qualche dubbio sul sottile confine tra realtà e finzione del nuovo Wall Street: ‘«Non si deve pensare che siccome la situazione dei mercati occupa le news questo si rifletterà necessariamente sul film in maniera positiva. Anzi, credo sarà il dilemma del marketing: come convincere il pubblico che non hanno già visto questo film al telegiornale?». (S. C.)