Un master per manager dei Beni culturali. E’ l’ultima proposta dell’università romana Luiss Guido Carli presentata oggi presso il ministero dei Beni culturali dal presidente dell’università Luca Cordero di Montezemolo, dal ministro Sandro Bondi, dal direttore per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, Mario Resca, e dall’ad della Luiss, Pier Luigi Celli. «In questi ultimi anni la Luiss si è posta l’obiettivo di preparare giovani in settori che sono il core business dell’Italia», ha spiegato Montezemolo, aggiungendo: «Abbiamo capito che possono esservi nuovi sbocchi professionali, aggiuntivi rispetto a quelli tradizionali. Oggi dobbiamo creare persone in grado di organizzare e gestire musei, eventi culturali, concerti e mostre. Tutto questo richiede preparazione e competenza». Il ministro Bondi ha dal canto suo ha sottolineato che «la cultura, soprattutto in un paese come l’Italia, rappresenta un grande capitale per lo sviluppo economico e sociale. Più cultura significa anche più democrazia. Il master che presentiamo oggi costuisce un segnale importante che va nella direzione della valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico. Occorre – ha concluso Bondi – stabilire un’alleanza tra gli imprenditori e la cultura».
«L’Italia è il paese che detiene la leadership del patrimonio culturale mondiale, custodito in 3800 musei e in 1800 aree archeologiche» ha invece ricordato Resca evidenziando alcuni numeri emersi da una recente indagine di Unioncamere: «Secondo Unioncamere il settore produttivo sviluppatosi grazie all’esistenza del patrimonio culturale e che include anche architettura ed edilizia di riqualificazione, enogastronomia e produzioni di natura industriale e artigiana, produce un valore aggiunto di circa 167 miliardi di euro, assorbe 3,8 milioni di occupati e conta circa 900 mila imprese, con un peso sull’economia italiana del 12,7 per cento in termini di valore aggiunto e del 15,4 per cento in termini di occupazione».
Il master, che ha una durata di 15 mesi, e’ organizzato dalla Business school della Luiss ed è post-universitario. Potranno accedervi anche laureati di primo livello ma fra i requisiti fondamentali vi è una buona conoscenza dell’inglese. Il comitato scientifico è presieduto da Resca e composto da illustri addetti ai lavori quali Pio Baldi, presidente della fondazione Maxxi, Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e Alain Elkann, presidente della fondazione del museo Egizio di Torino. Quest’ultimo, seduto accanto a Montezemolo, ha tenuto a sottolineare «l’esigenza di preparare persone che sappiano coniugare il pubblico e il privato». (AGI)