Vasco: «Bamboccione come i giovani d'oggi»

«Quei ragazzi stanno a casa con i genitori perché devono, non perché vogliono. Bamboccioni… un’offesa gratuita ma tipica di un certo modo di trattare le cose. Invece di risolvere i problemi del lavoro e della scuola, si sta qui a parlare di bamboccioni. Bene, mio figlio è un bamboccione. E io sono stato un bamboccione fino a 22 anni. E lo sono ancora, di fondo». Parola di Vasco Rossi, che in un’intervista a Repubblica nel pieno dei suoi otto concerti milanesi spara a zero sul mondo dello spettacolo, della cultura e della politica: «Questa volontà di inserirsi sempre all’interno della libertà dell’individuo, in nome del suo bene, del suo benessere. La religione del salutismo a tutti i costi. Quando invece è per il bene di altri, le casse dello Stato, le assicurazioni. E queste leggi così veloci, sulle intenzioni: ti puniscono prima ancora che tu abbia fatto qualcosa, perché lo potresti fare… Pericolosissime». (S. C.)