Vietato coprirsi gli occhi

La galleria Contemporanea di Roma inaugura proprio oggi la doppia personale Pure/Jara Marzulli. Lo spettatore si vedrà circondato da policromie che regalano forti emozioni e shock visivi. Sebbene a una prima visione possano sembrare due modi di creare arte così differenti, entrambe le mostre lanciano un messaggio: la necessità di studiare e comprendere le anime del mondo, avvicinando arte e spirito.

Pure regala una visione dell’amore decisamente agrodolce, quasi amara, con soggetti che sembrano distaccarsi dalla realtà. Utilizzando come base delle opere legno riciclato, questi soggetti vengono riprodotti in bianco e nero, per enfatizzare il senso di estraneità dal mondo contemporaneo; l’unica nota di colore circonda il messaggio, l’interrogativo, presente in ogni opera, quasi come fosse urlato in faccia a chi la osserva. Jara Marzulli, invece, mette al centro del suo percorso artistico il corpo femminile. Inizialmente inquietanti, questi corpi diventano un mezzo di comunicazione, attraverso occhi sgranati e gesti plateali. L’ago e il filo non sono dolore e flagellazione ma rigenerazione ed espiazione di alcune ferite, i cui segni si portano sulla pelle, sempre indelebili. Strumenti che adesso vengono poco utilizzati, l’ago e il filo, tornano in queste opere, creando un ibrido fra tatuaggi moderni e i ricami di tradizioni passate.

Quando si guardano le opere della Marzulli verrebbe istintivo coprirsi gli occhi, visto il forte impatto visivo. In realtà se non compiamo questo gesto, potremo meglio comprendere che c’è qualcosa di più oltre alla semplice voglia di shockare.

Galleria Contemporanea
vicolo Sugarelli 6, Roma
Info: www.contemporanearoma.org