Scatti dal nuovo Occidente

Vent’anni fa, il 9 novembre del 1989, cadeva il muro di Berlino. Impossibile oggi guardare ad Est senza tornare con la mente a quell’evento, simbolo di un cambiamento epocale che ha deviato il corso della storia e con esso la vita di interi paesi e di milioni di individui. Gli avvenimenti innescati allora hanno avuto a volte sviluppi pacifici. Come in Cecoslovacchia, dove la rivoluzione di velluto ceca e la rivoluzione gentile slovacca hanno posto fine al mito forzato dell’appartenenza comune. Altre volte hanno assunto tinte drammatiche: in Romania la fine del regime di Ceausescu è stata preceduta da settimane tragiche, mentre in Albania le pressioni economiche e la violenza interna hanno provocato un esodo di massa di enormi proporzioni. Ma sono soprattutto le guerre tra le ex repubbliche jugoslave a infrangere il sogno di un benessere immediato, di libertà, pace e democrazia. Quello stesso sogno che, con la fine della guerra fredda e dello scontro tra contrapposte ideologie, sembrava dover inevitabilmente passare per l’adesione al capitalismo, trasformandosi spesso in una cocente delusione.

Storia memoria identità. Fotografia contemporanea dall’Est Europa esplora attraverso oltre 150 opere – tra fotografie, video, film e installazioni – luoghi e atmosfere culturali di questa parte di mondo ancor oggi alla ricerca di un nuovo equilibrio. Di quanto storia, memoria e identità siano questioni ancora aperte, parlano gran parte delle opere dei 29 artisti presenti in questa nuova raccolta che costituisce il secondo importante capitolo del progetto di collezione fotografica avviato dalla fondazione Cassa di risparmio di Modena attraverso fondazione Fotografia. Artisti la cui pratica è strettamente legata al proprio vissuto personale e pubblico, e guidata dalla consapevolezza del ruolo fondamentale che possono avere oggi nella costruzione di una nuova identità collettiva, da elaborare guardando sì al futuro ma senza mai dimenticare il passato. Le immagini del campo di concentramento costruito con i Lego, dell’artista polacco Zbigniew Libera, rammentano gli orrori della storia ma propongono al contempo una riflessione sull’educazione delle generazioni future. Allo stesso modo Mladen Stilinovic procede nel suo attacco demistificatorio dell’ideologia, quella socialista prima e quella capitalista oggi.

E mentre alcuni artisti – come Maja Bajevic con il video “How do you want to be governed”? o Artur Zmijewski con l’esperimento di detenzione documentato nel video “Repetition” – pongono domande che riguardano ogni essere umano, altri operano a partire da specificità locali che, attraverso l’arte, assumono valore universale. È il caso della videoinstallazione “XY ungelost” di Milica Tomic, ricostruzione di un omicidio etnico avvenuto nel 1989, per provocare un’assunzione di responsabilità collettiva, o il video di Renata Poljak che trova nell’abusivismo edilizio croato lo specchio di una mentalità violenta e avida, sempre più diffusa nella società contemporanea globale, o ancora la ricerca di Andreas Fogarasi, che attraverso una esplorazione psico-geografica delle case di cultura di Budapest analizza la trasformazione dei concetti di cultura e tempo libero degli ultimi due secoli.

Rispettando l’eterogeneità della realtà contemporanea e della collezione stessa, questa nuova raccolta conduce in un viaggio tra passato e presente, un viaggio che, guidato dai concetti di storia, memoria e identità, esplora il nuovo Est e insieme, attraverso il suo sguardo, il nuovo Ovest.

LA MOSTRA
Centocinquanta opere

Storia memoria identità: fotografia contemporanea dall’Est Europa, è un’ampia rassegna dedicata ai protagonisti della scena artistica contemporanea di quei paesi. Oltre 150 opere di 29 artisti per la mostra ideata come un percorso che alterna fotografie a videoinstallazioni. Da nomi già affermati, come Artur Zmijewski, Adrian Paci, sino a talenti emergenti come Alexandra Croitoru e Gintaras Didziapetris. Fino al 14 marzo. Ex ospedale sant’Agostino, via Emilia Centro 228. Modena. Info:  059239888;  www.mostre.fondazione-crmo.it.

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