Gli istanti rubati di Steve McCurry

Cosa accade quando l’oggettività di una fotografia di reportage incontra la soggettività di una fotografia d’autore? Accade che al descrittivismo della storia da raccontare si mescola la visione poetica degli occhi di chi la guarda. Difficile mantenere l’equilibrio tra questi due estremi, ancora più complesso comunicarne il risultato agli spettatori che da quella realtà ne sono lontani centinaia di chilometri per la distanza fisica e migliaia per quella emozionale. Eccellente eccezione è la fotografia di Steve McCurry che, in modo coinvolgente e originale, riesce a sintetizzare le due anime del vedere. Il reporter (classe 1950) inaugura la carriera di fotogiornalista oltre 20 anni fa quando, travestito con abiti locali, varca il confine tra il Pakistan e l’Afghanistan e realizza uno straordinario reportage che gli varrà la Robert Capa gold medal, riconoscimento assegnato a fotografi che hanno dimostrato eccezionale coraggio e spirito di iniziativa.

Celebre anche per i suoi lavori nel Sudest asiatico, McCurry propone fotografie suggestive, confortanti e insieme commoventi. Collabora regolarmente con numerose riviste internazionali, tra cui il National geographic, ed è membro di Magnum photos. Il volume L’istante rubato è un portfolio d’artista che raccoglie una selezione delle più belle e toccanti fotografie scattate da Steve McCurry in tutto il mondo nel corso di trent’anni di viaggi e di passioni: immagini simbolo delle popolazioni dell’Africa, del Sudest Asiatico e dell’Europa realizzate da uno dei maggiori esponenti della fotografia a colori. Il titolo del volume è una frase che Steve McCurry usa molto spesso quando parla dei suoi lavori: è sempre alla ricerca di quell’istante rubato, momento prezioso in cui le persone sono assolutamente naturali e inconsapevoli di essere osservate dall’obiettivo.  Il volume raccoglie immagini scattate in Mali, Yemen, Cambogia, India, Sri Lanka, Afghanistan, Francia, ex Jugoslavia. Il libro raccoglie inoltre i toccanti ritratti come una donna Tuareg in Mali, un giovane ragazzo gitano a Marsiglia, l’attivista democratico Aung San Suu Kyi in Burma. Ci sono bambini che seguono attentamente le lezioni dell’insegnante nelle aule di scuole in Sri Lanka e in Afghanistan e cinque giovani monaci buddisti intenti a giocare con video-games al computer in un monastero dell’India. Il volume L’istante rubato, edito da Phaidon, raccoglie 75 scatti ed è arricchito da un saggio introduttivo e didascalie estese di 7 lavori.

Info: www. stevemccurry.com; www.phaidon.com.

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