Bruce Nauman, Disappearing Acts

New York

Dal 21 ottobre al 25 febbraio a New York il MoMa e il MoMa PS1 ospitano la più grande retrospettiva dedicata a Bruce Nauman negli ultimi 25 anni. Disappearing Acts, curata da Kathy Halbreich con Heidi Naef, Isabel Friedli e Magnus Schaefer, ripercorre l’intera carriera dell’artista attraverso una selezione di 165 opere che vanno dal disegno e l’incisione alla fotografia, dalle insegne al neon ai calchi in cera, dalle installazioni sonore fino ad ambienti video immersivi. La mostra ricostruisce le strategies of withdrawal dell’arte di Nauman: episodi letterali e metaforici di rimozione, deformazione e dissimulazione. Affronta le molte forme con le quali l’artista declina il concetto di scomparsa, tema ricorrente nel suo lavoro: in frammenti del corpo, nello spazio vuoto sotto una sedia, nello svanire del sé dietro un angolo, nei blocchi mentali che inibiscono la creazione. I corpi sono frammentati, i centri sono lasciati vuoti, le voci si diffondono da altoparlanti nascosti e l’artista scolpisce se stesso in absentia, apparendo solo come spazio negativo.  ”Per Nauman – scrive Halbreich – la sparizione è al tempo stesso un fenomeno reale e una metafora magnificamente ampia attraverso la quale confrontarsi con le ansie del processo creativo e della vita quotidiana”. Le opere dell’artista statunitense, realizzate da oltre 50 anni con un’incredibile quantità di materiali e metodi di lavoro, dissolvendo generi e inventandone di nuovi, riflettono sulle mutevoli esperienze di tempo, spazio, movimento e linguaggio e rivelano come queste siano instabili fondamenta per la comprensione del nostro ruolo nel mondo. Disappearing Acts occupa tutto il sesto piano del Museum of Modern Art e l’intero PS1; organizzata tematicamente propone un’esperienza all’interno dell’intera produzione di Nauman che fin dagli esordi sonda le infinite possibilità della ricerca artistica.

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