Apre la Fondazione Antonio Dalle Nogare, la prima mostra è del libanese Rayyane Tabet

Bolzano

Ha inaugurato il 22 settembre Fault line, la personale del libanese , primo appuntamento ospitato dalla Fondazione Antonio Dalle Nogare, nuova istituzione privata dedicata all’arte. Fondato e voluto dal collezionista Antonio Dalle Nogare, lo spazio si propone di rappresentare a Bolzano un nuovo osservatorio per registrare i cambiamenti della società attraverso i linguaggi del contemporaneo. A inaugurare la Fondazione una mostra, curata da Vincenzo de Bellis, che presenta al pubblico Tabet, giovane artista libanese che con le sue sculture cerca di articolare la storia di oggetti attraverso una soggettiva lettura elaborata insieme ad altre persone del posto. Un progetto che si inserisce perfettamente nel contesto e da subito comunica l’obiettivo principale della fondazione: valorizzare il territorio attraverso l’arte. «Prediligo il rapporto personale con artisti – ha spiegato Dalle Nogare a Inside Art – in particolare giovani, verso i quali da sempre nutro uno specifico interesse: desidero comprendere lo spirito e le motivazioni che li inducono a realizzare determinate tipologie di lavori piuttosto che altri. La volontà di incentivare l’operato dei giovani artisti, anche prescindendo da tematiche specifiche, è un fattore altamente stimolante nel dialogo che si crea con essi, infatti fin dall’apertura della nostra struttura è stato dato largo spazio alle produzioni, anche site-specific». Ed è proprio questo il risultato raggiunto con la prima mostra che lascia prefigurare anche il livello della programmazione futura. «Abbiamo definito un programma espositivo per il 2019 – ha aggiunto il collezionista – che verrà ufficializzato nei prossimi mesi e vedrà realizzate due mostre, di cui una in primavera e una sempre in autunno; stiamo poi lavorando con istituzioni come la Libera Università di Bolzano per progetti di divulgazione artistica e supporto agli studenti. La collaborazione con Museion è da sempre molto attiva e lo sarà anche in futuro».