Eco e Narciso

Roma

Il 18 maggio si conclude una storia cominciata nel 1949, quando lo Stato italiano acquistò Palazzo Barberini per farne la sede della Galleria nazionale di arte antica. Il 18 maggio inaugura la mostra Eco e Narciso che porta il tema del ritratto e dell’autoritratto nelle sale appena aperte del Palazzo Barberini. Undici infatti i nuovi spazi che si estendono su oltre 700 metri quadri di percorso espositivo, affacciati sui giardini del palazzo, alcuni monumentali, come la Sala del Trono, altri inaspettatamente intimi, come la Cappellina risalente al primo trentennio del Seicento.

Nelle nuove sale si sviluppa la collaborazione di Palazzo Barberini con il Maxxi; uniti per costruire la mostra sulle nuove pareti. Il Narciso di Caravaggio raffigurante il giovane perso nella sua immagine specchiata, è l’opera guida dell’esposizione. Il ritratto rappresenta uno dei filoni più significativi della collezione del palazzo ed è presentato in mostra attraverso una prospettiva non cronologica, al di là delle categorie storico-artistiche con le quali abitualmente si guardano e si studiano i dipinti del passato. Le opere di Luigi Ontani e Pietro da Cortona, Raffaello e Richard Serra, Bronzino e Giulio Paolini, Piero di Cosimo e Kiki Smith raccontano i temi della temporalità, della rappresentazione del potere, dell’erotismo, dell’intimo e dell’esotico. Il dialogo si sposta anche al Maxxi con la Velata, scultura settecentesca di Antonio Corradini, messa in dialogo con VB74 di Vanessa Beecroft, immagine presa durante la performance realizzata al Maxxi nel 2014.

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