Come quando eravamo piccoli

«Scrivere le vite degli altri è infinitamente più facile che vivere serenamente la propria. E a volte il blocco dello scrittore è la cosa migliore che può succedere a un uomo che ha bisogno di ricominciare a vivere». Così nella quarta di copertina di Come quando eravamo piccoli (128 pagine, 16 euro) una graphic novel che vede l’esordio dei talentuosi Jacopo Paliaga e French Carlomagno nella collana Bao publishing Le città viste dall’alto. Una commedia romantica, da leggere tutta di un fiato, che racconta la storia di Pietro, brillante autore televisivo, che da Hollywood torna in Italia per dimenticare un amore finito («una volta mio padre mi ha detto che le cose brutte accadono per insegnarci a riconoscere le cose belle. Ecco, forse avrebbe dovuto dirlo anche a Sophie. Non so se sono stato io la sua cosa brutta o lei la mia cosa bella, o viceversa. Fatto sta che, credetemi, da quando lei ha deciso di piantarmi, di cose belle ne sono successe ben poche»).

Ed è proprio nel nostro paese che l’uomo troverà, inaspettatamente, la risposta alla propria inconcludenza. Scrivere le vite altrui, infatti, è molto più semplice che vivere serenamente la propria («nel film sembra facile: un ragazzo incontra una ragazza, il ragazzo parla alla ragazza, la ragazza s’innamora del ragazzo»), e a volte il blocco dello scrittore è la cosa migliore che può succedere a un uomo che ha bisogno di ricominciare («nella realtà, invece: divento goffo, balbuziente, impacciato. Più impacciato di Hugh Grant quella volta in cui si è visto entrare Julia Roberts nella sua piccola libreria di Notting Hill»).

Pietro è un italiano che ha fatto fortuna in America. Creatore di una serie tv di successo, era fidanzato con l’attrice protagonista, finché lei non l’ha lasciato per un collega del cast. Così Pietro, spiazzato e con la sensazione di aver perso non solo il controllo della serie che ha creato – ma anche della propria esistenza – torna a casa della sorella Rebecca, e mentre cerca se stesso conosce qualcuno. Ma il ”fantasma” (e non solo) di Sophie è sempre dietro l’angolo, e l’uomo si renderà conto che lasciarsi andare, accettando di essere cambiato («non ero me stesso, cercavo di somigliare a quella che era solo una fantasia»), gli risulterà tanto arduo da rischiare di compromettere questa nuova imprevista (e imprevedibile) sceneggiatura. Tenera, non banale né smielata, Come quando eravamo piccoli è una storia che coinvolge davvero, scritta intelligentemente da due autori – creatori del webcomic Aqualung – che tratteggiano con delicatezza, nell’illustrazione e nei testi, ogni pagina. Una graphic novel riflessiva, pacata. Una storia fatta di piccoli, grandi gesti. Di amore.

Info: www.baopublishing.it

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