Intervista con Anastasia Buda

È countdown per il BNL Media Art Festival, la rassegna promossa dalla Fondazione Mondo Digitale  in co-produzione con BNL Gruppo Bnp Paribas, dedicata alle relazioni tra arte e nuove tecnologie che dal 13 al 17 aprile sarà ospitata nella cornice del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo. In prima linea, tra i partner dell’evento, c’è Samsung, un’azienda che da sempre mette la tecnologia a servizio della cultura, attraverso strumenti all’avanguardia e competenze digitali. In occasione del festival, infatti, Samsung presenterà il progetto SCHEMA, mirato alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano e il master in Digital Humanity all’università Ca’ Foscari di Venezia. Anastasia Buda, Samsung Corporate Citizenship Manager, ci racconta da dove nasce il legame con il festival e qual è la mission di Samsung.

Come mai Samsung ha scelto di legarsi al BNL Media Art Festival?
«In Samsung da sempre abbiamo come obiettivo di migliorare l’esperienza delle persone e dare vita a un orizzonte di nuove possibilità, attraverso soluzioni d’avanguardia capaci di ispirare il mondo. Samsung non misura però i suoi successi solo in base ai risultati di business, ma ci proponiamo di dare un contributo alla comunità cercando di facilitare e arricchire la vita delle persone, e di sostenere la crescita socio-economica attraverso i nostri progetti di Corporate Citizenship. Questa nostra visione si è concretizza nel tempo con una forte sensibilità e attenzione alle tematiche culturali e con l’impegno a promuovere la cultura come valore essenziale per la formazione dell’individuo, rendendo accessibili le opere d’arte al grande pubblico attraverso il loro restauro, mettendo a disposizione strumenti innovativi e contenuti speciali per apprenderne il significato e migliorare l’esperienza dei visitatori e allo stesso tempo per offrire l’opportunità di acquisire competenze digitali avanzate in questo settore. Media Art Festival è in linea con questa nostra visione, è quindi per noi un vero piacere prendere parte a questo evento».

Il mondo della Media Art è strettamente legato alle giovani generazioni, le più avvezze a capirne la dialettica. Samsung si è fatta trovare in prima linea. È il simbolo di una vicinanza e sensibilità nei confronti del mondo giovanile?
«Uno de valori che più ci sta a cuore è cercare di essere vicino alla comunità locale attraverso i nostri progetti di Corporate Citizenship per poter offrire a tutti nuove opportunità. In particolare, ci stiamo impegnando a fondo per sviluppare anche in Italia progetti di formazione evoluta e di diffusione della cultura, anche attraverso l’accesso alle soluzioni tecnologiche più avanzate, in grado di valorizzare i talenti e di garantire ai giovani opportunità di crescita e di lavoro qualificate e quindi un futuro migliore. L’impegno dell’azienda non si limita infatti solo all’ambito dell’arte e della cultura ma si estende anche ad altre sfere come quella della scuola e della formazione. Ad esempio, nel mondo dell’education, Samsung ha lanciato nel 2013 il progetto Smart Future, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e diretto da un Advisory Board di esperti in ambito educativo, che promuove la digitalizzazione dell’insegnamento negli istituti di scuola primaria e secondaria inferiore italiani, dotandoli di tecnologia e formazione e coinvolgendo studenti, insegnanti e genitori, arrivando a digitalizzare oltre 100 classi su tutto il territorio nazionale. Nell’ambito della formazione invece, abbiamo sviluppato insieme al MIP – Politecnico di Milano Samsung App Academy, innovativo corso che ha offerto a giovani talentuosi senza occupazione provenienti da tutta Italia e con competenze varie, la possibilità di acquisire capacità nello sviluppo di app, settore in forte crescita, al fine di favorire la creazione di nuove opportunità professionali allineate ai trend più attuali del mercato digitale. App Academy ha anche offerto possibilità di stage agli studenti migliori presso Samsung e aziende partner».

Samsung si presenta al Festival con due progetti di spicco: il progetto “Schema” e i project work del master in Digital Humanities con l’Università CA’ Foscari. Di cosa si tratta?
«Per migliorare l’esperienza delle persone nei musei e per sostenere l’apprendimento della storia dell’arte attraverso la sua tecnologia avanzata, Samsung ha avviato SCHEMA, una partnership con il Ministro della Cultura e del Turismo e Venetian Heritage per contribuire al restauro e all’implementazione della tecnologia Samsung presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia, insieme alla creazione di una Smart Classroom per gli studenti in visita al museo. Attraverso la tecnologia Samsung tutti i visitatori possono accedere a contenuti speciali sulle opere d’arte in mostra al Museo e comprenderne appieno il significato e il valore. Il progetto ha l’obiettivo di rendere l’esperienza di visita più coinvolgente, consentendo ai visitatori una partecipazione attiva e agli studenti strumenti avanzati per imparare la storia dell’arte attraverso modalità innovative. Samsung in questo modo contribuisce a sostenere il patrimonio culturale italiano, promuovendone il valore attraverso la sua innovazione tecnologica. Durante la realizzazione di SCHEMA, Samsung ha notato un divario tra chi ha competenze nel patrimonio culturale e chi ha un background tecnologico. L’industria culturale richiede sempre più competenze digitali che sono attualmente difficili da trovare nel mercato italiano. Professionisti della cultura che si specializzano in materie umanistiche digitali hanno maggiori opportunità di lavoro, sostenendo allo stesso tempo l’innovazione in tutto il settore. Samsung ha quindi avviato insieme all’Università Ca’ Foscari di Venezia il Master in Digital Humanities, per offrire competenze digitali ai professionisti che operano nell’industria culturale. Gli studenti hanno creato progetti per le Gallerie dell’Accademia per promuovere ulteriormente l’uso della tecnologia nel Museo e arricchire l’esperienza dei visitatori».

 

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