Event Horizon l’installazione di Antony Gormley rischia di saltare perché incita il suicidio

Hong Kong

Avrebbe dovuto inaugurare il 19 novembre l’installazione Event Horizon di Antony Gormley a Hong Kong, invece rischia di saltare, di nuovo. Il lavoro consiste in 31 sculture di forma umana posizionate sui tetti degli edifici metropolitani. Event Horizon prima di arrivare in Cina è passato per altri grattacieli di altre città da Londra a New York fino a San Paolo suscitando sempre reazioni positive. Diverso è il caso di Hong Kong dove l’installazione avrebbe dovuto inaugurare un anno fa quando però è stata spostata di un anno per il suicido di J.P. Morgan, un dipendente di Hong Kong land, uno dei maggiori sponsor dell’evento. Le sculture sul bordo degli edifici sono sembrate una mancanza di rispetto nei confronti di Morgan, troppo simili a degli esseri umani e secondo lo sponsor troppo vicini  al gesto del suicida. Così la mostra è stata spostata di un anno ma Hong Kong land si è ritirato come sponsor per l’installazione e il centro di prevenzione per il suicidio della città sottolinea lo schok che potrebbe avere sui cittadini.  Gormley dal canto suo si mostra indifferente alla questione facendo solo notare che chiunque riuscirebbe a distinguere un essere umano da una statua in bronzo anche se le chiamate fatte alla polizia per fermare dei potenziali suicidi sono state veramente molte nelle città dove è stata esposta Event Horizon.