Disegni modernisti a Bologna

Ha inaugurato a fine settembre la mostra Il padiglione Barcellona a Bologna. Una storia di disegni da Mies van der Rohe a Ruegenberg, curata da Alice Zannoni. Si tratta di una esposizione inedita dei disegni riprodotti da Sergius Ruegenberg sugli originali del grande maestro del movimento moderno, Mies van der Rohe. Quello che stupisce e affascina, oltre alla indiscussa preziosità dei disegni, custoditi per anni da Mario Ciammitti, è la storia che vi è alle spalle, una narrazione che tocca da vicino il dibattito sull’arte e l’architettura, sulla nascita del mito di Rohe e la volontà di portare nuova luce sulla figura di Ruegenberg.

Dispersi dopo la Seconda Guerra Mondiale, i disegni originali del padiglione Barcellona, edificato nel ’29 per rappresentare la Germania all’Esposizione Universale, furono minuziosamente ridisegnati da Ruegenberg e poi successivamente donati a Ciammitti, al quale era stata affidata nel ’77 la ricerca della documentazione relativa al padiglione. Oggi la mostra permette di fare luce su più punti e certamente intende riqualificare l’importanza di Ruegenberg a fianco di Rohe, così come la figura di Lilly Reich, attraverso scambi epistolari, fotografie e disegni. Quelli che sono storicamente i concetti principi di semplicità e trasparenza di van der Rohe si ritrovano nelle tavole di Ruegenberg, aggiunti però a piccoli dettagli fondamentali, che l’occhio attento saprà riconoscere. Queste rivelazioni portano il dibattito su diversi piani, da quello antropologico sulla nascita di un mito inscalfibile, a quello storico della trasparenza della documentazione, alla ridiscussione dell’unicità intangibile dell’opera architettonica. Il rapporto affascinante tra maestro e i suoi co-designers, per troppo tempo non considerati dalla storia, ma fondamentali alla nascita di quelli che ancora oggi sono considerate opere di design e strutture architettoniche all’avanguardia, come nel caso della sedia Weissenhof o la Villa Tugehdhat. Soprattutto una storia che racconta di un documento tramandato negli anni, custodito e oggi reso disponibile, come grande valore culturale e storico da condividere.

Fino al 24 ottobre; Abc, via Alessandrini 11, Bologna; info: www.abcbo.it

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