Pink Narcissus

Alla galleria Lorcan O’Neill di Roma è possibile visitare fino al 14 Novembre Pink Narcissus, una piccola mostra delle fotografie di James Bidgood e John Maybury che celebra l’estetica e il nudo omoerotico maschile. L’esposizione è soprattutto un omaggio a Bidgood, rafforzato dalla presenza di nove immagini scattate dal londinese John Maybury (classe ’58) durante la realizzazione del recente cortometraggio Segesta, girato in Sicilia tra le rovine dell’omonimo tempio e per l’occasione in mostra nella galleria romana.

Bidgood, che solo recentemente ha ricominciato ad accendere i riflettori sul suo operato grazie all’azione congiunta di amici e ammiratori, negli anni ’70 fu l’inventore di quello che sarebbe diventato un vero e proprio canone, nella fotografia di nudo maschile. Punto di riferimento della cultura gay underground, il suo lavoro  ha poi influenzato molti artisti contemporanei (da LaChapelle a Gilbert & George e allo stesso Maybury).  Gli scatti in mostra, tredici fotografie originali in formato 9×9 ormai molto rare, furono stampati nei drugstore di quartiere per essere distribuiti nelle riviste physique in forma anonima.

Gli elaborati e surreali set sottomarini furono costruiti dall’eclettico artista (all’epoca anche costumista, vetrinista e drag queen) proprio tra le mura dell’appartamento in cui viveva,  che avrebbe fatto da sfondo al suo celebre capolavoro Pink Narcissus, del 1971. Mentre, da una parte, i vestiti appariscenti di Bidgood trasportano lo spettatore nell’estetica pulp e glam degli anni ’70 resa quasi decadente per effetto dei bianchi ingialliti e dei colori sbiaditi dal tempo, dall’altra parte  gli scatti di Maybury (tutti rigorosamente in bianco e nero nel formato 20×25,5), raccontano il corpo come una statua antica in un’atmosfera altrettanto surreale, un paesaggio immobile e dimenticato.

Fino al 14 novembre, galleria Lorcan O’Neill,vicolo dei Catinari 3, Roma; info: www.lorcanoneill.com