Simon Ma al Macro

«Il mondo si trova eternamente in uno stato torbido e caotico. Vorrei essere in grado di utilizzare la verità dell’arte per mostrarlo a tutti, sperando che trovino la loro anima nell’Elisio», così Simon Ma prova a spiegare le finalità della sua arte. Per la prima volta a Roma l’artista cinese che, con un termine mutuato dal mondo musicale, si definisce crossover; propone la commistione di tradizioni diverse, provenienti da Oriente quanto da Occidente. Un artista molto noto lì come qui, grazie alle numerose collaborazioni con celebri marchi quali Lamborghini o Ferrari. Sin da bambino ha conosciuto e si è confrontato con il linguaggio occidentale e da sempre ha cercato di farlo dialogare con quello della sua terra natìa, utilizzando molti e diversi media: pittura, scultura e video.

Alla base delle sue opere c’è il concetto di amore come principio di tutte le cose, che viene spesso rappresentato tramite l’acqua, elemento basilare e creatore per gli esseri viventi in virtù della sua capacità di amare. Troviamo il liquido così in molti dei suoi lavori, come in Danza e Armonia, nomi di due video in cui l’acqua è elemento centrale e metaforico dal quale scaturisce l’opera: nel primo vengono mostrati i movimenti che caratterizzano l’uso dei pennelli nella calligrafia cinese, immersi però nell’acqua che ne rende più delicati e lenti i movimenti; il secondo mostra sei diversi colori che lentamente si fondono tra loro nell’acqua, a simboleggiare una coesistenza armonica tra uomo e natura. Anche nella serie scultorea realizzata in acciaio inossidabile è l’elemento ricorrente, come in Acqua e fuoco, che trae ispirazione dal libro dei mutamenti.

Waterdrops è una serie costituita da grosse e colorate gocce d’acqua realizzate in vetro di Murano, già esposte alla Biennale di Venezia nel 2013. Rispetto alla forza scenica dell’allestimento proposto in quell’occasione e negli altri spazi in cui questa opera è stata esposta, come per esempio a Milano, Pechino o Hong Kong, delude un po’ l’eccessiva semplicità con cui sono state presentate nel museo romano. In mostra anche un grande dipinto astratto di 200 metri dedicato ai quarantacinque anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Cina e che si ispira alla Via della Seta, primo canale delle comunicazioni con l’Oriente.

Fino al 28 agosto; Macro, piazza Orazio Giustiniani 4, Roma; info: www.museomacro.org

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