A Spazio Cima l’arte è di casa

Roma

Da qualche mese a Roma, nel suggestivo quartiere Coppedè, vetrina più eloquente dell’architettura Liberty, c’è un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea e non solo. Si chiama Spazio Cima ed è un delizioso e innovativo centro dinamico di cultura creativa. Dalla sua apertura, circa un anno fa, ha ospitato mostre di arte contemporanea di artisti emergenti e di nomi più noti, sempre all’insegna di un equilibrio estetico e poetico ispirato al Pop raffinato. Ma è stato anche teatro di degustazioni di vini, eventi di letteratura, di teatro, di rassegne dedicate al fumetto e anche al gusto, e set fotografico. Uno spazio eclettico, ricercato e dinamico. Tutte qualità che si ritrovano nell’artefice di questo progetto, Roberta Cima: «In uno degli angoli più belli di Roma mi piaceva l’idea di creare un project space multisensoriale, che abbinasse la poetica alla bellezza, la cultura all’innovazione». Nel giro di un anno questo posto ha saputo imporsi sulla scena contemporanea capitolina grazie a una programmazione molto eterogenea e originale. Vi hanno esposto artisti come Mauro Bellucci, Natino Chirico e Mauro Molle. Ad aprile, dal 14 al 24, arriva Max Ciogli, giovane artista visivo e compositore. Il 10 aprile tra le opere d’arte delle passate esposizioni sarà organizzata una degustazione di vini e il giorno dopo, l’11 aprile, lo spazio sarà teatro dell’evento Wake up design, dedicato all’architettura. «Il pubblico ha risposto molto bene a questa diversificazione della proposta. E non sono pochi gli artisti che si sono proposti per esporre i loro lavori. Per la seconda metà del 2015 presenteremo a breve una fitta programmazione e abbiamo iniziato a lavorare anche sul 2016».

La Cima si è ritagliata così il suo ruolo a Roma, dopo essere stata lontana dalla sua città per molti anni. Formatasi allo Ied di Roma, infatti, ha poi completato gli studi allo Ied di Milano, città in cui è rimasta a lavorare come grafica pubblicitaria per molti anni, fino al suo ritorno a Roma: «Sono sempre stata molto intraprendente, avevo voglia di di cimentarmi in una sfida nuova, originale, grazie alla quale mettere alla prova la mia indole creativa. Così ho pensato di reinventare questo spaziomettendolo a disposizione delle contaminazioni artistiche». E i risultati le stanno dando ragione. In concomitanza con ogni inaugurazione Spazio Cima si riempie di sempre più amici, sedotti dallo stile, dalla luminosità e dalla sofisticatezza del luogo e dal fascino della proposta artistica.

Roberta Cima ha cavalcato la nuova tendenza di espandere le radici del concetto di galleria d’arte, rivolgendo il suo spazio a contaminazioni di differente natura e dando ospitalità a una progettualità che stimola più sensi e più esperienze. Ma il fil rouge che le accomuna tutte resta sempre lo stesso: la creatività e la ricerca della bellezza. Motivo per cui Spazio Cima ha anche aperto le porte a esposizioni di gioielli artigianali e a un workshop tenuto da un mastro cartaio di Fabriano. Anche se la passione per l’arte resta dominante. Le pareti dello spazio difficilmente si impolverano, perché da un anno a questa parte state in continuo movimento. Le opere in esposizione a Spazio Cima sposano, per linguaggio e tecnica, la filosofia dell’affordable, mettendo d’accordo un collezionismo molto democratico e giovanile.

Da pochi giorni si è chiusa la mostra Vestali, di Mauro Bellucci. Ora a via Ombrone si lavora al prossimo allestimento. «Avremo un’estate densa di appuntamenti. Per ora non faccio anticipazioni – dice Roberta Cima – ma speriamo di riuscire a proporre al nostro pubblico alcuni importanti nomi di artisti contemporanei nei prossimi mesi».

Spazio Cima
via Ombrone, 9
Info: www.spaziocima.it

Foto courtesy Spazio Cima

 

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