La collettiva veneziana

Venezia

Sono 18 gli artisti e 9 i grafici selezionati per esporre i propri lavori nella 98ma collettiva giovani artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa, a Venezia. La mostra d’arte contemporanea, con bando di concorso che ha avuto il maggior numero di edizioni in Italia, è allestita nella sede di piazza San Marco. Oltre 252 opere e 94 proposte grafiche presentate dai partecipanti che hanno scelto di vivere e lavorare nel Triveneto e di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
I lavori sono stati osservati da una giuria composta da Alberto Balletti, docente di incisione all’Accademia di belle arti della Serenissima, Elena Bordignon, giornalista, Anna Daneri, curatrice dello spazio no-profit Peep-hole di Milano, Giorgio Mastinu, gallerista, Marco Tagliafierro, curatore, Lucia Veronesi, artista, coordinati da Giancarlo Borile e con la collaborazione di Stefano Coletto. I giudici hanno inoltre individuato gli assegnatari delle tre borse di studio conferite dalla fondazione, che oltre a una vincita in denaro darà la possibilità di esporre nuovamente il prossimo anno, in un progetto a loro dedicato, per presentare gli sviluppi della propria ricerca artistica. Tra i protagonisti Lara Bacchiega, Francesco Battaglia, Enzo Comin, Marco Contino, Massimiliano Gottardi, Annamaria Maccapani, Leonardo Mastromauro, Sissi Cesira Roselli, Massimo Stenta, Michele Tajariol, Maddalena Tesser, Adriano Valeri, Marco Maria Zanin, Christian Manuel Zanon.

Vincitori i The cool couple ovvero Simone Santilli e Niccolò Benetton con il video in bianco e nero sull’attuale vita di Longarone dopo la tregua del 1963, Miriam Secco con Babau, un cupo tappeto di cavi elettrici intrecciati e Pensiero selvaggio, dei sogni divenuti realtà grazie al disegno. Alberto Sinigaglia sale sul podio grazie a Map to the infinito #4, e Reality show, dedicata allo studio del cielo. Premio della Regione è stato assegnato a Andrea Grotto, con il dipinto olio su tela, Soft just like pine needel. Mentre lo scettro per la proposta grafica è andato a Matteo De Mayda, che realizzerà così l’invito, il manifesto e la copertina del catalogo. Inaugurata anche l’esposizione dei borsisti della scorsa edizione a Palazzetto Tito: Giammarco Cugusi, espone tre diverse installazioni dove le pareti, ad esempio, diventano suolo, come nell’opera Carote, sui muri piante vive e le radici paiono attraversarli. Un altro lavoro è una nuova versione di Ascentions realizzata con rocchetti di cartone e alluminio che ricorda la struttura di una pianta rampicante. Per Veronica De Giovanelli, invece, la riflessione è incentrata sull’acqua e la terra. Argomento caro alla città lagunare, in perenne trasformazione nonostante le grandi opere per governare i fenomeni naturali, come sembra suggerire il titolo della grande tela If a clod be washed away by the sea.
Allo stesso modo, nella serie di dipinti di piccolo formato, De haruspicibus auguribusque, gli sguardi, moltiplicati a volo d’uccello, analizzano tra le cose l’azione dell’acqua alta. La vera storia di Ada e Antonio dell’artista Graziano Meneghin, è un film non ancora girato, formato una sceneggiatura, un set e una trama con autori diversi e occasionali.

Fino al 18 gennaio
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
Info: www.bevilacqualasa.it

 

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