Big data, una grande opportunità per i creativi

Cosa rende unici gli artisti? Partendo da tale quesito si potrà meglio comprendere quale sia l’ultima frontiera dell’interazione tra creativi e resto del mondo. Gli artisti, tra le altre, hanno infatti una caratteristica che li rende alquanto diversi dalle persone comuni. Questa caratteristica è la visione. Sono cioè in grado meglio di tanti altri di sintetizzare in un’opera un concetto complesso, statistico o numerico. Gli artisti, e i creativi in genere, in altri termini sono capaci di rendere immediatamente intellegibili informazioni, eventi o situazioni che ai più risultano incomprensibili (guardate i link in basso per meglio capire di cosa stiamo parlando). Questa peculiarità può ora essere messa a servizio della pubblica opinione, dei ricercatori e delle imprese nell’affrontare uno dei problemi cardine del secolo appena cominciato, vale a dire l’analisi e la divulgazione efficace di quella valanga di dati (”big data”) che ciascuno di noi, per ragioni diverse, è e sarà sempre di più costretto ad affrontare. La soluzione a questo problema è Data visualization, una vera e propria disciplina (a metà tra arte e scienza) nata per favorire la comunicazione di sistemi d’informazione complessi. Un segno concreto dell’importanza e dello spazio che questa disciplina può prendere viene dalla Rome University of Fine Arts che, anticipando le esigenze del mercato, ha inserito nel programma dell’anno accademico appena cominciato un workshop dedicato per l’appunto a Data visualization e affidato ad Alessio Dragoni ed Enrico Parisio, tra i massimi esperti italiani della materia nonché vincitori, insieme al gruppo di lavoro Il dato è tratto, di cui fanno parte, dell’importante contest Istat Data Challenge, per aver presentato la migliore app sul riuso dei dati Istat in associazione con ricerche di altra fonte.
Uno strumento formativo, quindi, per offrire alle nuove generazioni di creativi un nuovo sbocco professionale. Non vi è infatti dubbio circa il fatto che la statistica descrittiva, come nel mondo anglosassone alcuni chiamano questa disciplina, avrà un grande futuro.

Alcuni esempi:
Flussi di popolazione di immigrati ed emigrati per nazioni a livello mondiale, visualizzati in un’unica pagina: http://www.peoplemov.in/ 
Dati sulle vittime (per tipologie) dei droni in Pakistan (storico dal 2004 al 2013) http://drones.pitchinteractive.com/
Visualizzazione della popolazione mondiale: http://globe.chromeexperiments.com/
Screening sui luighi dove sono cadute meteoriti (per tipologie) dal 1800 a oggi: http://maulik-kamdar.com/code/meteorViz/
Applicazione interattiva basata sull’incrocio di dati Istat. L’utente può scegliere di incrociare coppie di dataset e vengono visualizzati sia i dati numerici che la rappresentazione delle quantità per regioni http://istatcontest.sciamlab.com/regioni.html